Il 30 novembre si celebra Sant’Andrea Apostolo. All’epoca in cui il paganesimo di Roma insidiava il popolo ebreo, Giovanni il Battista invocò gli ebrei alla fede esortandoli all’attesa del Messia. Andrea, pescatore di Betsaida, venne colpito dal messaggio di Battista e decise di diventare suo discepolo. Quando Battista vide finalmente il Messia esclamò “Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo” e Andrea si avvicinò subito al redentore e lo seguì. Andrea e i fortunati insieme a lui seguirono Gesù, videro dove abitava e subito capirono che era proprio il Messia di cui Giovanni Battista aveva parlato. In un’altra occasione Gesù incontrò Andrea mentre pescava insieme al fratello Pietro e disse loro di seguire affinché potessero diventare pescatori di uomini. Da quel giorno Andrea divenne Apostolo e non abbandonò più Gesù. In Frigia, Epiro e Tracia Andrea annunciava alle genti il nuovo Messia e tutti si recavano a sentirlo da tutte le parti. Andrea portò avanti il suo apostolato arrivando fino a Patrasso in Acacia, qui si trovò contrastato da un console romano, Egea, il quale molto presto avviò una vera persecuzione nei confronti dell’apostolo. Il seguace di Gesù non cedette mai al console e, quando rifiutò di rinnegare il Messia, Egea ordinò che prima venisse chiuso in carcere e poi crocifisso. Quando vide la croce Andrea provò una grande gioia, morì dopo due giorni di agonia senza smettere di lodare il Signore.
Il culto di Sant’Andrea Apostolo
A Patrasso in Grecia, dove il Santo venne martirizzato, ogni 30 novembre fanno grandi festeggiamenti. Dopo le feste e le cerimonie religiose si culmina il giorno con una degustazione di cibi locali e di piatti a base di pesce, soprattutto il polpo al sugo. A Viterbo nello storico quartiere conosciuto come Pianoscarano si trova una tra le chiese romaniche più antiche della città. La chiesa è dedicata a Sant’Andrea Apostolo.Secondo un’antica leggenda il parroco della chiesa, Don Pietro, il 30 novembre metteva sempre dei pesci di cioccolato nella vasca dell’acqua santa. Il suo era un regalo per i sacrestani e poi l’ultimo pesce rimasto veniva offerto al Vescovo della città. Quest’usanza è viva anche oggi e ogni 29 novembre al centro di Viterbo si organizza una sagra del cioccolato. Poi ogni bambino lascia sul davanzale della finestra un piatto vuoto nella speranza che Sant’Andrea gli lasci un pesce di cioccolato. Ad Amalfi, città marinara di cui Sant’Andrea Apostolo è patrono, il 29 novembre viene organizzata una suggestiva fiaccolata, che parte dal Santuario della S.S. Trinità e giunge alla Cattedrale. Amalfi, città dedicata al Patrono Sant’Andrea Apostolo. Tra i tanti monumenti del paese spicca in particolare il Duomo di Amalfi, che è dedicato a Sant’Andrea Apostolo, patrono del luogo. La bellissima struttura ha uno stile architettonico arabo siciliano. Inoltre, ci sono il convento e la chiesa dedicati a Sant’Antonio e la Basilica del Crocifisso.