Due pitbull hanno aggredito e ucciso un uomo di 62 anni. Questi si chiamava Giovanni Camasso, come racconta Ansa, ed era in bicicletta tra le campagne di San Ferdinando di Puglia quando è stato assalito dai due cani. Si stava recando al suo campo, in provincia di Barletta, Andria e Trani, per raccogliere delle verdure. Il signore era stato ricoverato a Foggia nell’ospedale di Cerignola per poi essere trasferito nel reparto di chirurgia plastica del Policlinico di Bari in condizioni gravissime. Qui è deceduto il 31 ottobre scorso con la situazione che era poi precipitata. La Procura di Bari ha disposto l’autopsia che sarà eseguita domani anche se non sembra esserci alcun dubbio sul motivo per il quale l’uomo ha perso la vita. Le gravi ferite riportate dallo scontro con i pitbull hanno creato ovviamente dei problemi fisici ai quali non è stato possibile porre rimedio anche dagli specialisti del Policlinico.
Due pitbull aggrediscono 62enne e lo uccidono: indagati i proprietari dei cani
La Procura di Bari ha iscritto al registro degli indagati i tre proprietari dei pitbull che hanno ucciso un 62enne a San Ferdinando di Puglia. Questi sono stati accusati di omicidio colposo. I due cani, un maschio e una femmina, erano fuggiti da un luogo recintato dove si trovavano di solito e hanno aggredito l’uomo in via San Cassano come riporta Ansa. I due cani sono stati al momento rinchiusi nel canile di Andria. Continuano dunque i motivi per vedere nel pitbull un cane aggressivo ed estremamente pericoloso. Questo è solo in parte vero, perché come ogni cane anche il pitbull diventa aggressivo in base a come è stato educato. Esistono infatti pitbull dolcissimi che cresciuti con le giuste regole diventano adatti anche per socializzare addirittura con i bambini. Questa notizia dunque va analizzata con dovuta attenzione, senza iniziare a puntare il dito su quello che potrebbe essere l’ennesimo attacco mediatico verso una razza meravigliosa.