Il “day after” della discesa in Sicilia del premier Conte non può non rivelare uno “scontro” di sicuro evitabile in un momento già di forte tensione sociale e politica per la gestione dell’ondata eccezionale di maltempo: la storia è semplice, al Governatore siciliano Nello Musumeci (Centrodestra, ndr) è stato impedito l’ingresso all’ospedale Policlinico di Palermo per rendere omaggio alle vittime di Casteldaccia assieme al Presidente del Consiglio. In pratica, il cerimoniale di Palazzo Chigi ha impedito l’accesso di Musumeci a quello che doveva essere un momento istituzionale in cui tutti, Regione, Comune e Stato si stringevano attorno al dolore delle famiglie colpite dal maltempo. Il Governatore non l’ha presa benissimo: «Un episodio  vergognoso. Il premier mi ha telefonato per tentare di dare una giustificazione a quella disposizione del cerimoniale. Vorrei  escludere un diretto coinvolgimento del premier, ma su quella vicenda consentitemi di dire che non ho parole – denuncia ancora Musumeci – E’ chiaro che o il capo del cerimoniale di Palazzo Chigi o il Prefetto hanno  mentito. O l’uno o l’altro. Il prefetto mi ha detto personalmente al telefono ‘Il cerimoniale non concede deroghe’. E’ chiaro che di fronte alle 12 vittime ho avvertito il dovere di evitare una reazione che  tempo potesse essere anche scomposta in quel contesto». Il premier ha poi tentato di “chiudere” la polemica telefonando a Musumeci e dicendo che è stato solo un disguido, ma ormai il danno (istituzionale) era fatto..



PREMIER CONTE IN SICILIA PER IL MALTEMPO

Il Premier Giuseppe Conte è volato in Sicilia questo pomeriggio per visitare da vicino le zone più colpite dal maltempo nelle ultime ore: dopo la tragedia ambientale e sociale in Veneto, sono le provincie di Palermo (in particolare a Casteldaccia) e Agrigento (con l’esondazione del fiume Akragas) a soffrire per le conseguenze del meteo impazzito. 10 morti nel Palermitano, 2 nell’Agrigentino e uno scenario che non promette bene nelle prossime giornate: «Mi accingo a convocare il Consiglio dei Ministri, la prossima settimana, per deliberare lo stato di emergenza in più regioni», ha annunciato Conte arrivando in Sicilia, non prima di ricordare come «Per il dissesto idrogeologico abbiamo messo a disposizione del ministro per l’Ambiente un miliardo per interventi di sicurezza del territorio, per proteggere e salvaguardare le vite umane. Poi ulteriori 50 milioni per le autorità di bacino per regolare i flussi d’acqua». Dal Bellunese, dove Salvini è volato questa mattina per visitare l’altra zona più funestata d’Italia (non senza qualche polemica come ad esempio il selfie scattato a Venezia, ndr), il Ministro ha aggiunto «quello che sta accadendo non è frutto della scarsa attenzione all’ambiente, di condoni e abusi, ma di troppi anni di incuria e malinteso ambientalismo da salotto che non ti fanno toccare l’albero nell’alveo».



PD CONTRO IL GOVERNO: “VERGOGNA, VOTANO IL CONDONO..”

La polemica contro Conte e Salvini, ovviamente, non poteva che giungere diretta dal Partito Democratico. Tanto le parole del leader leghista dal Veneto, quanto l’aggiunta di Conte dalla Sicilia («Spesso abbiamo registrato qualche intralcio burocratico per la ripulitura dei corsi d’acqua, ci sono per esempio vincoli paesaggistici per la rimozione di un albero: dobbiamo avere la consapevolezza che tutti i beni sono costituzionalmente tutelati, ma dobbiamo avere la capacità di riorientare la legislazione guardando agli interessi in gioco: al primo posto c’è la tutela primaria della vita umana») hanno fatto scatenare la reazione dei dem. Il segretario uscente Maurizio Martina attacca «Chi ha votato pochi giorni fa l’ultimo scandaloso condono edilizio anziché parlare di ambientalismo da salotto dovrebbe tacere. Davanti all’emergenza si lavori per aiutare chi è colpito e basta». Per Angelo Bonelli invece, leader dei Verdi, «Mai tanta ignoranza cinica era andata al potere. Il ministro Salvini omette di parlare della drammaticità rappresentata dalla folle cementificazione che ha portato a costruire ovunque dalle sponde dei fiumi. Salvini e la sua Lega sono responsabili della cementificazione del nord che ha portato la Lombardia e il Veneto ad essere le regioni con il più alto consumo di suolo d’Italia». Più duro di tutti contro il Governo il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni che ai cronisti dichiara «Fanno condoni su condoni e poi la colpa è degli alberi. Questi rischiano di far sembrare perfino Trump un sincero ambientalista».

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