La morte di Igor Maj fa ovviamente ancora male a quella povera famiglia che di colpo si è vista portare via l’amato figlio 14enne: suicida per soffocamento lo scorso 6 settembre, il dramma avvenne in casa poco dopo aver visto un video contenente le “cinque sfide pericolosissime”, tra cui il danno “auto-soffocamento” meglio conosciuto come il gioco del Blackout. Dopo varie indagini ora arriva la svolta: c’è un indagato (come atto dovuto) nell’inchiesta per istigazione al suicidio del giovanissimo appassionato di arrampicata e free climbing: secondo quanto riportato dall’Ansa, si tratta di un 24enne di origine indiane che avrebbe prodotto e caricato l’ormai famoso video che con più di un milione di visualizzazioni fu visto e probabilmente “emulato” da Igor Maj. Già a metà settembre quel video venne oscurato da YouTube e da tutte le altre piattaforme social online per volontà dei pm: ora pare che il 24enne sia già stato sentito nelle scorse ore dai procuratori e si sia difeso su tutta la linea. «Si è difeso sostenendo che nel video lui sconsigliava di mettere in pratica quelle sfide», spiegano i colleghi dell’Ansa.
14ENNE SUICIDA PER VIDEO BLACKOUT
Ora gli inquirenti sono chiamati a valutare la difficile vicenda legata all’istigazione o meno al suicidio: accusare il 24enne di aver provocato il suicidio spingendo Igor Maj fino alle estreme conseguenze del gioco Blackout o “assolverlo” vista la mancanza piena di responsabilità penale nell’intera vicenda. Due strade e un’unica tragedia che purtroppo nulla potrà cancellare ormai: mesi fa, l’esperto direttore di Casa pediatrica Fatebenefratelli-Sacco e responsabile Coordinamento nazionale cyberbullismo commentava così il tragico epilogo del “gioco online” «Da anni chiediamo un patto educativo tra genitori, scuola e web. Oggi non è più rinviabile. I colossi del web non fanno nulla per evitare di indicizzare migliaia di contenuti dove spopola l’illegalità. I minori, soprattutto, non sono minimamente tutelati», sosteneva Luca Bernardo. Intanto si cercano possibili nuovi dettagli sulle varie ricerche web effettuate da Igor nei suoi ultimi giorni di vita in attesa di vedere quale conseguenze avrà la svolta giunta oggi con l’annuncio delle indagini a carico del 24enne indiano.