Cinese sfregiata a Milano: “Così ora non te lo dimentichi più”, con queste parole una ragazza di 26 anni si è sentita apostrofare mentre intanto un suo connazionale le sfregiava il volto con un coccio di bottiglia. Era questa la punizione che avevano scelto per lei, colpevole di non aver consegnato al suo sfruttatore 40mila euro, la percentuale di soldi che a dire dell’uomo avrebbe dovuto versare in relazione alla sua attività da prostituta. Come riportato da Il Giorno, i fatti risalgono al 23 settembre del 2017 e a distanza di oltre un anno dall’aggressione che ha lasciato alla 26enne una cicatrice permanente sul volto, due uomini di 35 e 28 anni sono stati arrestati con le accuse di lesioni gravissime e sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione (il primo anche per estorsione). Fermata anche una donna di 30 anni ritenuta a sua volta parte del sistema di sfruttamento e costretta al divieto di dimora. Manca all’appello l’esecutore materiale di quello sfregio, un “professionista”, che secondo gli inquirenti potrebbe essere stato assoldato proprio a tale scopo. (agg. di Dario D’Angelo)



MILANO, CINESE SFREGIATA

L’ha sfregiata lentamente per tutto il viso con un coccio di bottiglia per un debito di 40mila euro. La vicenda risale all’ottobre dell’anno scorso, quando una cinese di 26 anni è stata vittima di una spedizione punitiva. Il mandante era il protettore-amante: pretendeva da lei quella somma come percentuale per l’attività di prostituta in cui aveva coinvolto la vittima. Il mandante è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile insieme ad un uomo (entrambi connazionali della vittima) che aveva partecipato all’aggressione in un locale frequentato da cinesi in zona Chinatown, a Milano. Una donna, sempre cinese, ha invece avuto il divieto di dimora. Ora i due arrestati sono accusati, come riportato da Il Giorno, sono accusati di lesioni gravissime ed estorsione, mentre la donna del solo sfruttamento della prostituzione in concorso con gli altri. L’esecutore materiale dell’aggressione invece non è stato ancora individuato con certezza.



MILANO, 26ENNE SFREGIATA LENTAMENTE SU TUTTO IL VISO

La ragazza venne portata di peso dai suoi aguzzini in una delle tre stanze del locale, che in quel momento era vuota. Due uomini la tenevano ferma mentre il giovane che non è stato individuato le sfregiava il volto. Tutte le persone coinvolte in questa vicenda facevano parte di una rete che usava WeChat, il “WhatsApp cinese”, per mettere le giovani donne in relazione con i clienti. La ragazza era stata punita per non aver versato parte dei suoi guadagni in Austria. Quindi era stata raggiunta dal protettore e punita in quella maniera atroce. Due settimane dopo aveva sporto denuncia quindi gli investigatori, attraverso anche intercettazioni, sono riusciti ad individuare parte dei responsabili. La vittima per quell’aggressione brutale aveva riportato 20 punti di sutura e aveva rischiato di perdere un occhio. Il quarto uomo, che ancora si cerca, potrebbe essere l’unico ad avere una vera e propria esperienza criminale, ma potrebbe non trovarsi a Milano.

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