Negli ultimi giorni sono tornati ad accendersi i riflettori sul giallo di Mirella Gregori, protagonista insieme ad Emanuela Orlandi di uno dei fatti di cronaca più oscuri della cronaca nera nostrana. Mirella, 15enne romana, scomparve in circostanze misteriose il 7 maggio del 1983. Sono trascorsi 35 anni ma la sua sparizione resta ancora un giallo sul quale la famiglia spera finalmente di poter mettere la parola fine. La scoperta di alcune ossa rinvenute sotto il pavimento di Villa Giorgina sede della Nunziatura Apostolica di via Po a Roma, hanno inevitabilmente riacceso l’attenzione sulla scomparsa di quella ragazzina, avvenuta 40 giorni prima della sparizione misteriosa di un’altra coetanea, Emanuela Orlandi. Occorrerà però almeno una settimana per capire se quei resti possano davvero appartenere alla giovane Mirella o, chissà, alla cittadina vaticana scomparsa poco più di un mese dopo. Certamente le famiglie delle due ragazze chiedono da tempo verità ed al momento non resta loro che sperare, in un senso o nell’altro, di poter ottenere le risposte che attendono da troppo tempo. Il mistero delle ossa in Nunziatura sarà stasera al centro della trasmissione Chi l’ha visto, che tornerà ad occuparsi anche della scomparsa di Mirella Gregori con gli ultimi retroscena sulla vicenda che potrebbe trovare la sua prima importante svolta a 35 anni dall’inizio del giallo.
MIRELLA GREGORI, LA SORELLA “BASTA FALSE ILLUSIONI”
La sorella di Mirella Gregori, Maria Antonietta, sta vivendo queste giornate con grande trepidazione. Se infatti da un lato ha sempre dichiarato di aver spermirellaato di poter riabbracciare quella ragazza che al momento della scomparsa aveva appena 15 anni, dall’altro spera invece che quelle ossa possano appartenere a lei. Un modo, forse, per convincersi della chiusura di un cerchio e per sapere di poter avere una tomba sulla quale poter piangere e portare un fiore. “Al momento non mi sento di pensare nulla”, ha detto di recente all’agenzia Dire. “Resto con i piedi per terra. E aspetto il dna”, ha aggiunto, spiegando che quelle ossa effettivamente potrebbero essere di chiunque. “Nessuno può darci la certezza che siano ossa di Mirella o di Emanuela”, ha chiosato. La sorella di Mirella Gregori preferisce dunque attendere, come ha fatto per tutti questi anni, senza illudersi oltre: “È meglio, per non darci false illusioni”. E sull’ipotesi che tra le ossa possa esserci un dente del giudizio, ha commentato: “Non mi ricordo se a Mirella fosse spuntato o no. Ma non é detto che non sia un dente di qualche ragazza, a volte prima dei 18 anni spuntano e io sono un esempio vivente. Ora però se a lei fossero usciti o no, non me lo ricordo”, ha proseguito.
MIRELLA GREGORI SCOMPARSA: UN GIALLO LUNGO 35 ANNI
Prosegue la lunga settimana di attesa per l’intera famiglia di Mirella Gregori. “Ormai dopo 35 anni c’é l’abitudine ad attendere la verità. Uno spera che sia quella giusta”, ha commentato ancora la sorella Maria Antonietta che tuttavia, esattamente come Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, confida: “finché non si trova un corpo può essere viva. Io l’ho sperata sempre viva”. La sua famiglia ha sempre descritto Mirella come una ragazza seria, responsabile nonostante i suoi 15 anni. Ma cosa avvenne davvero quel pomeriggio di 35 anni fa? E soprattutto, chi suonò al citofono dicendo di chiamarsi “Sandro”? Proprio con lui Mirella potrebbe aver avuto un appuntamento. Alla madre spiegò di doversi recare al monumento al bersagliere di Porta Pia per incontrare un compagno di scuola che però, proprio quel pomeriggio, era impegnato altrove. Da quel giorno però, della ragazzina si persero per sempre le tracce. Un giallo che, forse, potrà trovare una parte di verità solo con i risultati degli esami del dna sulle ossa rinvenute.