È stato chiesto processo per il 17enne (all’epoca 14enne) che nel 2015 per diversi mesi compì atti di bullismo contro un bambino di 9 anni all’interno di un Istituto Scolastico della provincia di Reggio Calabria trattato tempo fa anche da un’intervista a “I Fatti Vostri” di genitori della piccola vittima (oggi 12enne). In attesa di sviluppi degni di nota nel procedimento penale pendente alla Procura ordinaria di Reggio Calabria – vi è un indagato nell’inchiesta coordinata dal procuratore Nunzio De Salvo – la notizia di ieri riguarda la chiusura delle indagini preliminari presso la Procura del Tribunale dei Minorenni di Reggio. Ebbene, il pubblico ministero minorile Giuseppina Latella ha chiesto il rinvio a giudizio di un ragazzo che all’epoca dei fatti frequentava la scuola della vittima. La serie di reati contestati sono di una gravità immensa se si pensa che riguarda un 14enne: lesioni personali, minacce, percosse aggravate e abusi per diversi mesi consecutivi.
I FATTI DEL 2015
Come riporta l’Ansa, l’udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio del 17enne é stata fissata per il prossimo 25 gennaio: l’intera vicenda è stata resa nota da Studio 3A, associazione che si occupa di patrocinio stragiudiziale, che da anni si muove per ottenere giustizia nei confronti della “baby gang”, della vittima di 9 anni e dello stesso istituto scolastico. I fatti raccontati sono inquietanti: nell’anno scolastico 2015-2016 il bimbo di terza elementare diviene bersaglio di un gruppetto di bulli poco più grandi lui con diversi scherzi di pessimo gusto. La scuola, informata in più momenti dei fatti, avrebbe peccato di “superficialità” e si sarebbe limitata a consigliare alla famiglia della piccola vittima di “accompagnarlo a scuola” e “venirlo a prendere 10 minuti prima della campanella” per poter evitargli gli atti di bullismo. Dopo però un pestaggio fortissimo avvenuto il 27 gennaio 2016 che gli hanno procurato lesioni su tutto il corpo (prognosi di due settimane), la famiglia ha deciso di denunciare tutto: da quel giorno il ragazzino non vorrebbe più tornare a scuola e ha cominciato a soffrire di episodi di bulimia.