Il sequestro dei 49 milioni di euro resta, come deciso dalla Cassazione, così come resta l’accordo sulla rateizzazione. Come evidenziato da Sky Tg 24, il Carroccio può continuare l’accordo sul debito a rate raggiunto con il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi: il piano in questione prevede una rateale restituzione dei 49 milioni di euro su un conto dedicato, con la Lega chiamata a versare 100 mila euro ogni due mesi, per un totale minimo di 600 mila euro. Anche su questo punto non sono mancate le polemiche, con il Partito Democratico che ha parlato di trattamento di favore nei confronti del partito guidato da Matteo Salvini: il Carroccio infatti impiegherà 80 anni per estinguere il debito verso lo stato. E non è finita qui: qualora venissero trovati altri fondi, potrebbero essere sequestrati ovunque rinvenuti. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PD ALL’ATTACCO
La Lega ha deciso di presentare ricorso alla Corte diritti Ue di Strasburgo dopo la conferma del sequestro dei 49 milioni di euro da parte della Cassazione. Il Carroccio è pronto dunque a una nuova battaglia legale, al centro di una grande bagarre politica nelle ultime settimane. Il Partito Democratico schierato in prima linea, con Matteo Renzi and Co. sugli scudi per chiedere giustizia e la restituzione del presunto denaro sottratto agli italiani. E i dem, anche nelle ultime ore, hanno continuato ad attaccare il partito guidato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ecco le parole su Twitter di Dario Parrini: “Dopo il Riesame anche la Cassazione dice alla #LegaLadrona che i #49Milioni sono da sequestrare ovunque si trovino fondi riferibili al Carroccio. Salvini che c’è #DentroFinoAlCollo rispetti leggi e sentenze. Restituisca i soldi agli italiani. E lo faccia subito, non tra 80 anni”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“ORA RICORSO A CORTE DIRITTI UE”
Fondi Lega, la Cassazione ha confermato il sequestro dei 49 milioni di euro: respinto il ricorso dei legali del Carroccio, che ora promettono battaglia. Intervistato dai colleghi dall’agenzia Adnkronos, il tesoriere leghista Giulio Centemero, ha annunciato che faranno ricorso a Strasburgo: “La Corte di Cassazione, rigettando il ricorso, ha definitivamente avallato la possibilità di sequestrare somme totalmente lecite, considerandole profitto di reato. I contributi dei cittadini, i proventi delle feste etc si trasformano, per sentenza, in somme da sequestrare senza che vi sia alcun legame con i fatti di reato che vengono contestati ad altri soggetti e a danno della stessa Lega. La violazione è talmente palese che si dovrà ricorrere alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per vedere riconosciute le ragioni che non sono solo del partito ma di tutti i cittadini”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CONFERMATO IL SEQUESTRO DEI 49 MILIONI
Tiene banco nuovamente il caso dei fondi della Lega, e la notizia dell’ultima ora riguarda la decisione della Cassazione, che ha confermato il sequestro dei famosi 49 milioni di euro che il Carroccio avrebbe utilizzato in maniera illecita nel triennio 2008-2010, così come deciso lo scorso 5 settembre dal Tribunale del riesame di Genova su indicazione della stessa suprema corte. La Cassazione ha quindi respinto il ricorso presentato dai legali della Lega, che si erano appellati contro il provvedimento di sequestro dei fondi. Rimane comunque valido l’accordo sulla rateizzazione, stipulato fra la Lega e il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, con una rata di 50mila euro al mese, per un minimo di 600mila euro ogni anno: per estinguere il debito nei confronti dello stato ci vorranno quindi 80 anni. Se verranno trovati altri fondi, questi verranno altresì sequestrati, ovunque si trovino. Di pari passo prosegue il processo “rimborsopoli”, dove sono imputati Umberto Bossi, ex numero uno della Lega, Francesco Belsito, l’ex tesoriere del Carroccio, e i tre revisori Diego Sanavio, Antonio Turci e Stefano Aldovisi: la sentenza è attesa per il 20 novembre. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CHIESTO IL RIGETTO DEL RICORSO
Fondi Lega, pg Cassazione: “Sì al sequestro dei 49 milioni di euro”, chiesto il rigetto del ricorso presentato dal segretario federale Matteo Salvini. E’ attesa tra questa sera e domani, sabato 10 novembre 2018, la decisione dei supremi giudici: lo rendono noto gli avvocati del Carroccio Giovanni Ponti e Roberto Zingari, con il partito di governo che aveva presentato ricorso lo scorso 5 settembre 2018 contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Genova sulla disposizione del sequestro preventivo fino a 49 milioni di euro nell’ambito del procedimento per la truffa sui rimborsi elettorali. Il sostituto procuratore generale Marco Dall’Olio ha evidenziato nella requisitoria la correttezza del Riesame, che aveva recepito le indicazioni delLa Suprema Corte “sull’ampiezza del sequestro fino al raggiungimento della cifra di 49 milioni di euro, su qualunque conto e presso chiunque fossero rinvenuti”, sottolinea il Corriere della Sera.
FONDI LEGA, IL COMMENTO DEI LEGALI DEL CARROCCIO
“Il Pg ha chiesto che venisse confermata la decisione e ha chiesto il rigetto del nostro ricorso. Al momento siamo in attesa del provvedimento che entro oggi verrà depositato, fino ad allora nessun commento”, le parole all’Adnkronos dell’avvocato Roberto Zingari. Il Corriere della Sera evidenzia che il procedimento al vaglio dei supremi giudici non riguarda l’accordo di rateizzazione raggiunto dal Carroccio con i pubblici ministeri di Genova, che potrebbe tornare in discussioni solo in caso di annullamento del sequestro. Ricordiamo che recentemente l’ex dipendente della Lega Daniela Cantamessa aveva affermato: “Segnalai tutto a Salvini, lui era il vice segretario federale e con lui avevo un rapporto cameratesco: era uno dei noi e gli dissi di fare qualcosa perché stavano sparendo tutti i soldi. Non si sbilanciò molto quando glielo dissi: tutto questo disastro è stato importato dal 2012 in poi”.