Emergono ulteriori dettagli in merito agli arresti riguardanti il monopolio delle escursioni sull’Etna. Come riferisce l’agenzia Ansa, oltre ai domiciliari per l’imprenditore Morosoli, sono state poste le manette anche ad altri quattro soggetti, a cominciare da Francesco Barone, 65enne dirigente dell’area tecnica del Comune di Linguaglossa. L’inchiesta riguarda la gara per l’affidamento del servizio di “l’affidamento del servizio di trasporti a fini turistici sul versante Nord dell’Etna, con pista rotabile di Piano Provenzana, dal 2016 al 2018” e per “l’affidamento in concessione di un immobile del Comune a Monte Conca nel 2018”, e in poche parole, il Morosoli è accusato di aver corrotto personaggi ai piani alti, di modo da ottenere l’esclusività delle escursioni sul noto vulcano catanese. Per questo sono finiti invischiati anche il sindaco di Bronte Graziano Calanna, quindi due dirigenti della Russo Morosoli Invest Spa, leggasi, Agatino Simone Lo Grasso, di 46 anni, e Salvatore Di Franco, di 58. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ESCURSIONI SULL’ETNA: SCOPERTO GIRO DI CORRUZIONE
Le escursioni sull’Etna erano gestite in maniera monopolista da un imprenditore che da ieri si trova agli arresti domiciliari. Come riferito da diverse testate online, il fermo è scattato nei confronti di Francesco Russo Morosoli, 41enne manager siciliano, che gestiva da una vita il business etneo, e guai a chi provava a “rubargli” il lavoro. A scoprire il malfatto è stata la procura di Catania, che insieme alla guardia di finanza etnea e di Riposto, ha appunto bloccato l’imprenditore di cui sopra, nonché due suoi collaboratori e un dirigente del comune di Linguaglossa. Le accuse nei confronti dei quattro sono, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti, corruzione per atti contari ai doveri di ufficio e perfino di estorsione. L’indagine ha portato all’iscrizione sul registro di ben 21 persone, fra cui anche un funzionario di polizia e un dirigente del parco dell’Etna, entrambi sospesi per un anno dal lavoro, un tenente colonnello della Finanza, già trasferito a Bolzano, un commissario capo del Corpo forestale, e infine, i sindaci di Nicolosi, Angelo Pulvirenti, e di Linguaglossa, Salvatore Puglisi.
ESCURSIONI ETNA: MOROSOLI ARRESTATO
E’ finito ai domiciliari anche il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, accusato di istigazione alla corruzione, e sospeso nella giornata di ieri a seguito di alcune intercettazioni ritenute compromettenti, come puntualizza il Secolo XIX. Ma non finisce qui perché l’inchiesta ha coinvolto anche l’emittente televisiva locale “Ultima Tv”, di proprietà del Morosoli, usata come mezzo di propaganda per denigrare potenziali concorrenti nel business delle escursioni etnee, come specificato dal gip Giuliana Sammartino. Grazie a tale potente mezzo di comunicazione, il 41enne imprenditore catanese cercava di mettere a tacere le voci contrarie alle sue attività, iniziate due anni orsono, da quando cioè l’antitrus aveva denunciato la posizione di monopolio delle due aziende a cui lo stesso Morosoli faceva capo, leggasi la Star Srl, e la Funivia dell’Etna Spa. Le forze dell’ordine hanno sequestrato all’imprenditore anche 690mila euro come equivalente di un debito tributario.