La puntata di oggi di “Commissari – sulle tracce del male“, il programma condotto da Pino Rinaldi in onda alle 23:55 di oggi su Rai Tre, sarà dedicata a Michele Profeta, meglio noto come “il mostro di Padova“, un serial killer che firmava i suoi delitti con le carte da gioco. E non è un caso che il sottotitolo dell’episodio odierno sia “I quattro Kappa”, un richiamo a quell’ossessione per il gioco d’azzardo che un bel giorno convinse Michele Profeta ad inviare una lettera alla Questura nella quale chiedeva 12 miliardi, in caso contrario avrebbe commesso omicidi a caso, in qualunque città. Il numero 12 fu una costante di quella storia di cronaca nera che terrorizzò Padova e l’Italia intera: era il 12 gennaio 2001, infatti, il giorno in cui Michele Profeta scrisse la prima lettera, così come dodici furono i giorni intercorsi tra i due omicidi commessi dal killer, quell del tassista Pierpaolo Lissandron e dell’agente immobiliare Walter Boscolo.
MICHELE PROFETA, IL MOSTRO DI PADOVA (COMMISSARI – SULLE TRACCE DEL MALE)
A raccontare le serrate indagini che il 16 febbraio portarono all’arresto di Michele Profeta sarà il commissario che si occupò delle investigazioni, il Dirigente della Polizia di Stato Alessandro Giuliano che intervistato da Pino Rinaldi ripercorrerà le fasi più delicate di una vicenda intricatissima. Come ricordato da La Repubblica, al momento dell’arresto Profeta si mostrò imperturbabile dinanzi agli inquirenti, negando ogni addebito. Successivamente ammise i due delitti, prima di ritrattare nuovamente durante il procedimento. Alla fine per lui arrivò comunque la condanna al carcere a vita. Una sentenza alla quale non si rassegnò, se è vero che tento di evadere dal carcere di Padova e per questo venne trasferito nel penitenziario di Vogherà. Michele Profeta morì nel 2004 nel carcere di Bollate, colpito da un infarto – forse per l’emozione – mentre sosteneva il primo esame in Storia della Filosofia.