Non sono stati segnalati danni, ma le scosse di terremoto alle pendici del Vesuvio hanno allarmato non poco la popolazione, anche nei dintorni di Napoli. Il timore nemmeno troppo nascosto è che le microscosse possano essere l’anticipo di un’eventuale eruzione del vulcano. In questo senso però l’Osservatorio Vesuviano ha dato indicazioni rassicuranti, quindi non sembrano esserci ragioni per allarmarsi. Recentemente, ricorda meteoweb.eu, il ricercatore italo-americano Flavio Dobran, ingegnere di termo-fluidodinamica che studia i flussi piroclastici dei vulcani, aveva chiesto al Governo di introdurre “l’obbligo in tutte le scuole di un Programma sull’Educazione al Rischio Vulcanico e sulla Sicurezza. Ridefinire le zone pericolose intorno al Somma-Vesuvio e Campi Flegrei stabilendo un’area di esclusione nella quale assolutamente non può esserci alcun insediamento abitativo, un’area di resilienza ed un’area di sostenibilità che potrebbe ospitare almeno in parte i cittadini residenti nell’area resiliente”. (aggiornamento di Bruno Zampetti)



AVVERTITI BOATI E TREMORI

Terremoto oggi sul Vesuvio, mini sciame sismico e grande paura tra la popolazione. Secondo i dati riportati dall’Osservatorio Vesuviano, la sequenza principale è stata caratterizzata da tre scosse: una successiva all’altra, la più forte è stata stimata a una magnitudo di 1,8 con ipocentro a una profondità di 1,67 chilometri. Proseguono nel frattempo altre scosse lievissime, impercettibili per i residenti, anche se la paura è stata tanta: i boati e i tremori hanno spinto le persone a scendere in strada preoccupati ma, come sottolinea il Corriere della Sera, al momento non sono stati registrati danni a cose o persone. Il fenomeno, registrato alle ore 11.10, ha spinto numerose persone a contattare il centralino dei vigili del fuoco, in particolare i residenti nei comuni che si trovano sulle pendici del vulcano.



TERREMOTO VESUVIO, LE REAZIONI SUI SOCIAL

E’ la terza volta che si verifica uno sciame sismico sul Vesuvio nel giro di pochi mesi: i precedenti risalgono al 23 maggio 2018 e al 20 ottobre 2018. In quest’ultima occasione la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano Francesca Bianco aveva precisato: «Diciamo in piena onestà che nulla è normale attorno ad un vulcano attivo» e, soprattutto, «bisogna sempre prendere ogni dato con cautela». E anche sui social si è parlato molto di quanto accaduto: tra chi ci scherza su, «Quello di stamattina a San Sebastiano non era il terremoto era un rutto del Vesuvio quando ha sentito i bergamaschi dire “Noi non siamo napoletani”», e chi invece si mostra preoccupato, «Si pensa che non possa accadere, si fa finta che non possa accadere… ma ad un certo punto accade».

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