Un infermiera e un medico sono finiti al centro delle pagine di cronaca dopo la notizia di ripetuti rapporti sadomaso che hanno portato lei all’ospedale. Tanto che il Gup ha deciso di condannare l’uomo a ben 3 anni e 8 mesi con la difesa che in appello sottolinea come la donna fosse consenziente. Il medico versiliese sessantenne è stato ora portato sul banco degli imputati con la pesantissima accusa di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni. Ora il professionista aspetta di vedere una riduzione in appello per questi fatti che risalgono a due anni fa. Questi ha parlato di aver conosciuto l’infermiera su un sito di incontri con i rapporti che però hanno portato la donna successivamente ai rapporti ad andare incontro a una prognosi di 20 giorni. La cinquantenne ha poi portato alla luce una nuova versione, specificando come dopo il rapporto l’uomo l’avesse chiusa a chiave in casa, mettendo a segno un vero e proprio sequestro di persona.
Infermiera e medico: rapporto sadomaso, lei finisce in ospedale. Le prove sono valide?
Le prove per accusare il medico di violenza fisica sull’infermiera in Versilia sono davvero valide? La storia raccontata lascia molti dubbi con l’imputato che ha sempre negato la versione della donna sul possibile sequestro di persona. Il Gup si è espresso e ha dato a questi ben 3 anni e 8 mesi con la possibilità di una riduzione in Appello. Tra le prove ci sono le foto dei lividi su tutto il corpo della donna e soprattutto gli sms che questa aveva inviato, tra cui un “Mi hai violentato e sequestrato, ci vediamo in tribunale”. Al momento non sono presenti ulteriori informazioni in merito a quanto accaduto, ma di certo la situazione ha colpito e non poco il dottore convinto, secondo la sua versione, di aver trovato una compagna di giochi erotici perfetta e non una condanna. Per motivi ovvi di privacy non sono stati rivelati i nomi dei protagonisti di questa vicenda.