Palermo, operata per dimagrire: muore dopo 45 giorni, ora la famiglia di Valentina Trinca chiede giustizia. Il calvario della 35enne è iniziato lo scorso 30 maggio 2018: la donna, madre di tre figli, si è sottoposta a un intervento per ridurre l’obesità, ma un mese e mezzo dopo, il 12 luglio 2018, è deceduta dopo tre interventi. Il marito Stefano Enea ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Resuttana Colli, evidenziando come i medici abbiano riferito versioni diverse nel giro di poco tempo: in un primo tempo il malessere della donna sembrava legato a una fistola, per poi scoprire che era legato a un perforamento all’intestino. Intervenuto a Storie Italiane, l’avvocato Filippo Gallina ha tenuto a precisare: «Aspettiamo il deposito della consulenza tecnica, abbiamo appreso che un medico è stato rinviato a giudizio per un episodio simile di malasanità, con decesso del paziente».



IL DOLORE DELLA MADRE DI VALENTINA TRINCA

Carmela, la madre di Valentina Trinca, ha spiegato ai microfoni di Storie Italiane: «Mia figlia stava male, l’ho vista troppo sofferente: il dottore mi ha detto che esagerava. Noi abbiamo chiesto un’altra Tac. Fistola? Lui diceva che era una fistola, che doveva intervenire se non usciva questo livido: se ne è accorto di mattina di questo buchetto ed ha deciso di operarla. Però non era una fistola, ma un buco nell’intestino: è stata operata, è stata lì quattro giorni sedata, l’hanno messa in stanza. Mi diceva sempre che stava per morire, io le dicevo di farsi forza, di farlo per me. Mia figlia aveva gravi problemi all’addome – sottolinea Carmela – noi non capivamo niente: dopo nove giorni è stata nuovamente operata, mia figlia ce l’ha fatta a resistere». A proposito dell’operazione per il dimagrimento, la donna ha evidenziato: «L’avevamo sconsigliata, ma voleva dimagrire, era il suo sogno ma dopo 45 giorni è uscita dall’ospedale in una bara».

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