Una tempesta di grandine si è abbattuta questa mattina su Polignano a Mare, il paese in provincia di Bari noto soprattutto per aver dato i natali a Domenico Modugno. Dopo una prima parte di giornata il repentino cambiamento delle condizioni meteo con chicchi grandi come uva riversatisi in quantità massicce sul paese che in questo momento risulta totalmente imbiancato. Oltre alla grandine infatti è caduta anche la cosiddetta “neve tonda“. Si tratta di una precipitazione solida, simile a grandine “morbida” e di forma sferica che si manifesta solitamente quando la temperatura è piuttosto bassa ma non al punto da trasformare l’acqua in neve (solitamente tra i 4 e gli 8 gradi in prossimità del suolo. I danni maggiori si registrano soprattutto in periferia e nelle zone di campagna: in quest’ultimo caso la preoccupazione per i raccolti nei campi sembra più che giustificata. Alcuni commenti sui social parlano di coltivazioni letteralmente devastate.



TEMPESTA DI GRANDINE A POLIGNANO A MARE, RACCOLTI DEVASTATI

Dopo la violenta grandinata abbattutasi su Polignano a Mare è quanto mai attuale l’allarme lanciato dal Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, che ha denunciato:”Sono eventi estremi per cui il meccanismo della declaratoria di calamità naturale e del Fondo di solidarietà naturale, così com’è strutturato, non funziona. Le gelate che hanno falcidiato l’olivicoltura pugliese a febbraio e marzo scorsi hanno avuto effetti devastanti sulla produzione olivicola e olearia, soprattutto nelle province di Bari, BAT e Foggia, e nubifragi e trombe d’aria nelle province di Brindisi, Taranto e Lecce hanno lasciato le campagne devastate con una conta dei danni che supera i 600 milioni di euro“. I danni maggiori secondo la Coldiretti possono interessare le produzioni orticole di pieno campo: le temperature sotto lo zero mettono infatti fortemente a rischio le produzioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie e broccoli.



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