Caserta, 85enne legata e immersa nell’urina all’ospedale civile: la denuncia del figlio e del consigliere regionale campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli a Storie Italiane. L’anziana adesso «è in stato confusionale ma sta bene», ma è reduce da un periodo tremendo. Ecco le parole di Borrelli, che ricostruisce quanto accaduto: «Il figlio mi ha chiamato dicendomi che non poteva assistere alla madre, che non era in terapia intensiva o in rianimazione. Io gli ho detto che l’accusa era talmente grave che era necessaria una denuncia ai carabinieri, cosa che ha fatto. Io ho mandato una nota al direttore dell’ospedale di Caserta». L’85enne era legata al letto ed era immersa nell’urina, come spiega il figlio: «Perché mia madre era in uno stato confusionale ed era molto agitata, per questo motivo hanno deciso di legarla al letto». Il direttore della Unità operativa complessa di Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano” Pasqualino De Marinis ha precisato: «Ho grande rispetto di pazienti e familiari perché faccio questo mestiere da 30 anni, ma entrando nello specifico viene contestato che è stata legata, ma la paziente non è stata legata. Essere bloccata a letto non significa fermare il polso della signora».



OSPEDALE CASERTA, IL CONFRONTO A STORIE ITALIANE

«In un rapporto tra medico curante e familiari si crea un’alchimia e un rapporto di simpatia oppure no, probabilmente in questa occasione non si è creato», prosegue De Marinis, con il figlio dell’anziana che replica: «Mia madre è stata incastrata con la gamba tra letto e sbarra. Il primo giorno è stato tolto il drenaggio, la situazione è cambiata solo quando è caduta dal letto, ma loro hanno negato tutto». Borrelli attacca: «Non vi rendete conto che non basta operare una persona, ma bisogna seguirla nella sua dignità di malato: questa è l’accusa che io faccio. C’è un tema molto serio sugli infermieri dopo i casi degli ultimi mesi: non si può non tenere conto delle proteste di familiari, a lei si chiedeva di intervenire come vertice di reparto ma lei ha fatto da parafulmine. Non è accettabile che in nome del silenzio i pazienti non vengano seguiti». Il direttore evidenzia: «I miei pazienti vengono trattati bene, nel reparto vengono seguiti con estrema attenzione. La signora è stata bloccata solo in casa di necessità, è caduta dal letto ma ha fatto una Tac prima e dopo l’intervento ed erano ottime».

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