Continuano ad arrivare reazioni della politica alla notizia della morte di Antonio Megalizzi, il giornalista italiano rimasto ucciso nell’attentato di Strasbugo. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato di “tragedia inaccettabile” esprimendo la sua “profonda tristezza” per l’accaduto. Il capo dello Stato ha aggiunto:”Sono particolarmente vicino al dolore della famiglia, della fidanzata e degli amici del giovane reporter italiano vittima dell’odio criminale e del fanatismo propugnato dal sedicente “Stato islamico”. A commentare la morte del giovane europeista deceduto a Strasburgo sono stati anche i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Nello specifico il capo politico grillino ha commentato: “È assurdo e folle morire per la pallottola di un terrorista a 28 anni nel cuore dell’Europa. Dobbiamo debellare questa piaga il prima possibile”. Il leader della Lega invece ha dichiarato:”Una preghiera per Antonio, l’impegno che non si muoia più così”. (agg. di Dario D’Angelo)
IL COMMENTO DI MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI
Aveva 28 anni Antonio Megalizzi, l’italiano rimasto ferito gravemente nell’attentato di Strasburgo. La notizia terribile è giunta nel pomeriggio di oggi da parte delle autorità francesi ma la morte, secondo quanto riferito da Repubblica.it, risalirebbe ad alcune ore prima. Sin dal primo istante le sue condizioni erano apparse disperate e il giovane era tenuto in coma farmaceutico, ritenuto inoperabile per via della posizione del proiettile. Antonio era un giornalista volontario di Europhonica, web radio dedicata all’Europa, la sua grande passione. Pochi minuti prima dell’attentato era nella sede del Parlamento Europeo per fare un’intervista. Dopo il premier Conte arriva anche il commento commosso del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati che, interrompendo il suo intervento all’Università Federico II di Napoli ha detto: “La scomparsa del giornalista Antonio Megalizzi ci colpisce e ci addolora fortemente. Un pensiero commosso alla famiglia per questa tragedia che si è consumata a Strasburgo”. Quindi ha proseguito asserendo che “oggi è una giornata di lutto per il nostro Paese, per il mondo del giornalismo, per l’Europa, per la democrazia. La sua memoria potrà essere onorata solo lottando affinché pace e giustizia prevalgano sulla violenza e la sopraffazione”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CONTE “PROFONDO DOLORE”
Non ce l’ha fatta Antonio Megalizzi, giovane giornalista rimasto gravemente ferito nell’attentato di Strasburgo. Dopo giorni di sofferenza in cui la famiglia si era affidata alla fede ed al miracolo, il ragazzo ha smesso di vivere. Solo ieri, in serata, il suocero aveva parlato di un leggerissimo miglioramento ma si era comunque mantenuto cauto, implorando anzi l’intervento di un luminare disposto a volare fino a Strasburgo. La notizia della morte di Megalizzi è stata confermata anche da fonti della Farnesina. A commentare la triste notizia è stato anche il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, che su Twitter ha scritto: “Profondo dolore per la morte di Antonio Megalizzi, un giovane con una grande passione per il giornalismo, per la radio, per le inchieste e per le istituzioni europee. Un pensiero commosso ai suoi familiari e alla sua ragazza, insieme alla solidale vicinanza di tutto il Governo”. Antonio Megalizzi lavorava per la testata radiofonica Europhonica; appresa la notizia della sua morte sulla pagina Facebook l’emittente ha commentato: “Purtroppo siamo costretti a confermare che il nostro collega Antonio ci ha lasciati. I nostri pensieri vanno alla famiglia e a tutti i suoi amici e colleghi. Vi preghiamo di rispettare il momento doloroso”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANTONIO MEGALIZZI È MORTO
Antonio Megalizzi è morto. Non ce l’ha fatta il giornalista italiano colpito alla testa durante l’attacco di Chekatt: lo annuncia la procura di Parigi. Il proiettile lo aveva colpito tra la colonna vertebrale e la nuca, ma si sperava in un miracolo che purtroppo non c’è stato. «Antonio rappresenta un bel frutto delle nostre generazioni di giovani che credono in valori importanti, come il sogno di un’Europa unita. Grazie Antonio, sapevi di rischiare. Hai rischiato, grazie di averlo fatto. Oggi sei un simbolo per tutti noi», il saluto di Francesca Fialdini dopo aver dato la notizia battuta dall’Ansa della morte di Antonio Megalizzi. La famiglia aveva chiesto cortesemente ai media e ai giornalisti di astenersi dal contattarli per chiedere ulteriori informazioni e di concedere la privacy che richiede un momento così difficile. Vale a maggior ragione ora che il dolore è grande per la scomparsa del giovane giornalista. (agg. di Silvana Palazzo)
IL SUOCERO A STORIE ITALIANE
I medici si sono presi 48 ore di tempo per valutare le condizioni di Antonio Megalizzi, il giornalista italiano rimasto ferito nel corso dell’attentato di Strasburgo. Danilo Moresco, padre di Luana, la fidanzata di Antonio, ha commentato ai microfoni dell’Ansa: «Sono stato in ospedale a Strasburgo, la situazione è stabile, stazionaria. Antonio è in coma farmacologico. Non è cambiato nulla nelle ultime ore. Confermo che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile ma non sono riuscito a capire bene dove, perché è bendato e ha solo il viso scoperto». Grande apprensione nella sua Trento, con gli amici dell’Università che lo hanno descritto come «un ragazzo vulcanico, smart, con passione per l’intrattenimento e la politica, che vorrebbe istituire un network europeo radiofonico». Don Antonio, intervenuto a Storie Italiane, ha commentato: «Non è giusto che accadano nel mondo cose del genere, che schegge impazzite possano togliere la vita a qualcuno: il mondo deve essere abitato da tutto. Ogni atto di terrorismo e di violenza ruba la vita, questo giovane aveva la sua vita e i suoi sogni: speriamo che la piccola speranza possano divenire realtà e che si possa salvaguardare questa vita». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
BORGHEZIO: “LA MADRE DICE CHE NON C’E’ ALCUNA SPERANZA”
Le notizie che giungono da Strasburgo in merito alle condizioni fisiche del nostro Antonio Megalizzi, non sono purtroppo positive. L’eurodeputato Mario Borghezio ha incontrato ieri la famiglia del ragazzo ferito, e le dichiarazioni rilasciate lasciano ben poco spazio a repliche: «La mamma è sconvolta – spiega al Corriere della Sera – dice che non c’è alcuna speranza». In realtà nelle ultime ore si è parlato di un sensibilissimo miglioramento, con il congiunto appello del padre della fidanzata Luana “Cerchiamo un luminare che possa affiancare i medici di Strasburgo”. Sul web è rimbalzata la notizia che il professor Marco Cenzato, presidente della Società italiana di neurochirurgia e primario all’ospedale Niguarda di Milano, sarebbe già pronto a volare in Francia per affiancare l’equipe dell’Hautpierre, ma lo stesso ha voluto precisare: «Non sono stato chiamato né dalla famiglia del giovane ferito né dal padre della fidanzata. Ho solo risposto a chi me lo chiedeva che non mi tirerei indietro se si trattasse di accompagnarli e aiutarli a capire la situazione. Ma sono sicuro che all’ospedale di Strasburgo ci sono professionisti di primo livello». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANTONIO MEGALIZZI: SERVONO 48 ORE DI ATTESA
La madre di Antonio Megalizzi confida in un miracolo, eppure nelle ultime ore è emersa una piccolissima speranza. “Le condizioni di Antonio sono stazionarie in linea di massima, anche se sembra ci sia stato un leggerissimo miglioramento. Troppo poco perché possiamo dirci sollevati, ma, insomma, dà speranza anche solo il fatto che non peggiori”: sono queste le parole di Danilo Moresco, padre della fidanzata del giovane reporter ferito a Strasburgo e rese all’Adnkronos. Ora, a sua detta, saranno decisive le prossime 48 ore, in seguito alle quali occorrerà capire in che modo il ragazzo riesce a reagire e soprattutto se potrà o meno essere operato. Risposte che a quanto pare arriveranno entro domani. Il padre di Luana, la fidanzata di Antonio, ha poi approfittato per lanciare un appello: “Stiamo cercando di trovare un luminare, che possa andare a Strasburgo e salvare Antonio”. Nello specifico la famiglia cerca “persone molto qualificate” che possano affiancare lo staff medico di Strasburgo, anch’esso già molto disponibile e qualificato. A rispondere all’appello è stato Marco Cenzato, presidente della Società italiana di neurochirurgia e primario all’ospedale Niguarda di Milano, che sempre all’Adnkronos Salute, si è detto “pronto, già sabato, a volare a Strasburgo per un consulto con i colleghi francesi per valutare la situazione clinica di Antonio Megalizzi”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL PADRE DELLA FIDANZATA “SIAMO DISPERATI”
E’ tornato allo scoperto il “suocero” di Antonio Megalizzi, Danilo Moresco, padre della fidanzata Luana. Ha parlato ai microfoni de La Vita in Diretta aggiornando le condizioni fisiche del nostro connazionale ferito in maniera gravissima a Strasburgo: «Una situazione stazionaria, non migliora ne’ peggiora, i medici hanno bisogno di 48 ore per capire cosa fare. Non vi dico il reparto in che condizioni sia, gente disperata: al di là della nazionalità in quel momento siamo tutti insieme. Luana è distrutta, la mamma e il papà sono disperati, ci siamo confortati un po’. Tutti si stanno adoperando per salvarlo, serve un aiuto forte del padre eterno». A Strasburgo Megalizzi aveva intervistato l’esponente del Pd, Daniele Viotti, che ha raccontato a Rai Uno: «Ci siamo fermati a parlare pochi minuti di un tema che a lui sta a cuore sull’UE, poi ci siamo dati appuntamenti a gennaio. Il parlamento europeo ha accolto le due ragazze che erano con lui, sono state nel mio ufficio praticamente 24 ore, lontane dalla stampa». A Strasburgo anche un altro deputato del Pd, David Sassoli: «Era insieme ad altri amici – ha raccontato – un polacco e due italiane. Credo che la situazione sia davvero seria. Le due ragazze mi hanno raccontato di aver visto negli occhi il terrorista, è stato molto lucido nella sua follia». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANTONIO MEGALIZZI, 48 ORE DI ATTESA
Le prossime 48 ore saranno decisive per valutare le condizioni di Antonio Megalizzi, giovane giornalista italiano rimasto ferito nell’attentato a Strasburgo. A tenere informati tutti è il padre della fidanzata del reporter gravemente ferito da un colpo di arma da fuoco che lo ha colpito alla testa. Antonio continua a restare in coma farmacologico e rispetto alle passate ore non sarebbero stati segnalati cambiamenti positivi capaci di ridare un po’ di fiducia presso la famiglia del ragazzo. Certamente si tratta di una situazione gravissima, come confermato anche da un’amica di Megalizzi che nonostante la criticità del momento continua a sperare e ad aggrapparsi alla tenacia ed alla grinta che Antonio ha sempre dimostrato in molteplici situazioni. Eppure a prospettare meno ottimismo è stato nelle passate ore l’europarlamentare della Lega, Mario Borghezio, il quale ha raccontato di essersi recato in ospedale per confortare la famiglia Megalizzi, in queste ore di drammatico dolore: “Abbiamo ritenuto doveroso render visita ai familiari, per accertarci delle condizioni. La mamma ci ha confermato che non c’è alcuna speranza, è sconvolta”, ha spiegato. La stessa madre di Antonio si aggrappa alla fede e confida in queste concitate ore in un miracolo.
ANTONIO MEGALIZZI, LA SPERANZA DELLA FAMIGLIA
Antonio Megalizzi resta in coma farmacologico e le sue condizioni sono state giudicate irreversibili. Sono queste le ultime notizie che trapelano dall’agenzia di stampa Ansa in merito alle condizioni del giovane reporter italiano, originario di Trento, rimasto ferito nell’attentato di Strasburgo. Intanto anche la procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in cui si ipotizzano i reati di strage e attentato con finalità di terrorismo. A sperare in un miracolo sono in tanti, a partire dalla madre di Antonio. Mario Borghezio interpellato dall’Adnkronos ha spiegato che la madre del giovane reporter lo ha accolto come se fosse uno di famiglia. All’europarlamentare ha descritto il figlio come un ragazzo pieno di entusiasmo e speranze. “Ci ha spiegato che sta resistendo anche se è stato ritenuto inoperabile, ma, ha detto, i miracoli possono sempre avvenire”, ha riferito Borghezio. A definirlo un “giovane tenace, una persona motivata e curiosa” è stato anche Andrea Fracasso, direttore della Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Trento, intervenuto a Trentotoday.