E’ stata resa nota la traccia di diritto civile dell’esame per divenire avvocato, che oggi giunge al suo terzo ed ultimo atto. Come diffuso da diversi quotidiani online, compreso money.it, la traccia è la comparsa di costituzione e risposta. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Il candidato avvocato dovrà completare il documento di comparsa di costituzione e risposta, un atto che si redige quando il convenuto viene chiamato in causa in un processo civile. Con tale documento il convenuto prende le proprie difese, e va depositato almeno 20 giorni prima dello svolgimento dell’udienza in questione. Nella comparsa di comparizione colui che viene chiamato in causa formula la propria difesa, quindi i mezzi di cui intende avvalersi, le domande riconvenzionali e le chiamate in causa del terzo. La comparsa, come abbiamo detto sopra, va depositata entro 20 giorni, ma tale termine non è perentorio, nel senso che può anche essere presentata in ritardo, ma in questo secondo caso il convenuto non può sollevare «le eccezioni non rilevabili d’ufficio – si legge su Money.it – e presentare le domande riconvenzionali». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ESAME AVVOCATO: INIZIA L’ULTIMO ATTO

Oggi è prevista la terza e ultima prova dell’Esame Avvocato 2018, la più attesa e anche la più complessa per i tanti aspiranti professionisti che tentano il tutto per tutto con l’esame della pratica d’avvocatura tra i più difficili d’Italia (rispetto agli altri ordini, ndr). Passati in dimenticatoio i due pareri di diritto civile (la Prima Prova) e quello di diritto penale (la Seconda Prova svoltasi ieri) ecco giungere come ultimo sforzo per i candidati aspiranti avvocati l’atto giudiziario. Come sempre, a disposizione per la scelta delle tre tracce proposte – atto civile, atto penale o atto amministrativo – ci saranno le 7 ore canoniche per poter leggere, rispondere e completare per intero la redazione dell’atto giudiziario. A differenza di quanto detto negli anni precedenti, secondo cui dal 2018 sarebbe sparito per volere della nuova riforma la possibilità di consultare i codici annotati con la giurisprudenza, la stessa legge è stata rinviata di altri due anni con somma gioia di tutti gli aspiranti avvocati che nell’atto di oggi potranno utilizzare i codici annotati.

TERZA PROVA ESAME AVVOCATO: INFO RISULTATI

In attesa di sapere quali saranno le tracce – come negli scorsi giorni ve li posteremo non appena resi disponibili – resti da sapere che per la redazione e lo svolgimento dell’atto giudiziario il candidato nell’Esame Avvocato 2018 è chiamato ad agire o costituirsi in giudizio per il proprio cliente. Il candidato è inoltre chiamato ad avvalersi degli strumenti processuali di diritto sostanziale necessari per poter tutelare il proprio cliente. Come ben spiega il portale Controcampus, «la traccia dell’atto dell’esame di avvocato generalmente indica qual è l’atto richiesto. Quando ciò non accade, è il candidato a dover individuare qual è l’atto idoneo allo svolgimento della terza prova scritta. Nel caso in cui sia indeciso su quale possa essere l’atto giudiziario  idoneo a soddisfare le richieste della traccia, occorre prendersi del tempo per rileggere attentamente la traccia». Da oggi pomeriggio in poi i candidati dovranno attendere i risultati di giugno prossimo: bisognerà attendere la lunga fase di correzione che entro il mese di giugno 2019 giungerà sui vari portali online delle Corti d’Appello italiane. Solo in quel momento si avranno le notizie certe in merito all’ammissione o meno alla fase degli orali, che si terrà invece tra settembre e ottobre 2019 secondo calendario deciso in sede di Commissione d’Esame nei prossimi mesi.