Allo spettacolo dello sciame meteorico delle Geminidi si unisce anche una splendida cometa. Infatti si osserverà passare anche la 46P/Wirtanen, soprannominata anche cometa di Natale, che si muoverà in quella che è la costellazione del Toro al fianco. La scoperta della cometa ci porta indietro al giorno della sua scoperta ad opera di Cart Wirtanen, astronomo americano che l’aveva individuata il 17 gennaio del 1948. La minore distanza che questa avrà rispetto alla nostra Terra sarà attorno agli 11.6 milioni di chilometri domenica prossima. Una situazione che non si era verificata negli ultimi anni con una cometa per così dire “così vicina”. Virtual Telescope ha deciso di organizzare una diretta streaming proprio per seguire il passaggio della cometa 46P/Wirtanen a partire alle ore 22.00 del prossimo 16 dicembre. In merito a questa si era espresso l’astrofisico Andrea Lombardo intervistato alla Treccani. (agg. di Matteo Fantozzi)



LO SPETTACOLO DELLE 120 ALL’ORA

Uno spettacolo che impenna la sua velocità e ritmo rispetto al 2017: per le condizioni favorevoli e la struttura fisica di questi “detriti”, le “stelle cadenti” delle Geminidi questa sera aumentano la carica da 60-70 l’ora di 12 mesi fa alle probabili 100-120 ogni ora. Se siete fortunati che il cielo non vi fa lo scherzetto di coprirsi tutto d’un colpo, nello sciame meteorico delle prossime ore si potrà di fatto concorrere tranquillamente con le Perseidi di agosto. La Luna, come già anticipato in precedenza non vi sarà d’ostacolo: essendo al primo quarto nel suo lungo periodo di movimento, non dovrebbe disturbare la vista delle “meteore” in caduta libera nel cielo stellato. Secondo gli astrofili della Uai, per lo spettacolo di questa notte, «lo sciame è molto disperso e sono del tutto possibili cadute interessanti in qualunque ora della notte».



LA “MAPPA STELLARE” PER ORIENTARSI

Meteo permettendo, se non volete perdervi lo spettacolo dello sciame meteorico delle Geminidi, ecco qualche consiglio per osservare le “stelle cadenti” di dicembre. Non vi serviranno binocoli o telescopi: sarà sufficiente volgere lo sguardo verso il radiante. Nel caso specifico delle Geminidi si tratta proprio della stella Alfa. Chi non è abbastanza preparato sappia che deve volgere lo sguardo a Nord-Ovest della Cintura di Orione. Per trovare la Costellazione dei Gemelli potete portare con voi una bussola o scaricare tramite i Market Android o Apple una delle varie app per osservare il cielo stellato, come l’applicazione chiamata “Mappa Stellare”. Potreste orientarvi anche con quella di Sky&Telescope. Sarebbe meglio allontanarsi dalla città e da tutte le fonti luminose che possano rovinare lo spettacolo, sempre che nuvole e pioggia non lo facciano da sole. E ovviamente vestitevi anche adeguatamente per proteggervi dal freddo… (agg. di Silvana Palazzo)



L’ANNO “FORTUNATO” DELLE STELLE CADENTI

Il 2018 è l’anno certamente più “fortunato” dell’ultimo decennio per quanto riguarda le cosiddette “stelle cadenti”: con quest’ultimo colpo di coda dello sciame meteorico delle Geminidi si compie un’annata straordinaria per gli spettacolo cui abbiamo assistito dal maestoso cielo stellato sopra di noi. La vicinanza della Luna, il meteo e le contemporanee presenze di più “costellazioni”, “detriti” e fenomeni “tradizionali” ci hanno permesso di vivere un’annata stupenda, almeno sotto il profilo astronomico: come ben spiega Wired, la Luna oggi sarà già al tramonto poco dopo il crepuscolo e verso le 2 di notte si potrà assistere alla maggiore attività dello sciame. Addirittura, è stato calcolato che con tale sciame meteorico le Geminidi potranno arrivare al ritmo di 100 “cadute” ogni ora.

A SANTA LUCIA AUMENTA IL PICCO D’INTENSITÀ

Il picco delle stelle cadenti di dicembre, le Geminidi, arriva oggi e per l’occasione Google ha dedicato un doodle. Lo sciame potrebbe essere particolarmente intenso secondo l’Unione Astrofili Italiani (Uai). Negli ultimi 50 anni questo sciame ha progressivamente aumentato la sua intensità. Quest’anno potrebbero sfrecciare 100-120 meteore l’ora. Occhi al cielo tra il 13 e 14 dicembre, e nella notte successiva dal 14 al 15 dicembre. Chi vuole osservare le Geminidi deve organizzarsi: le prime ore del mattino sono quelle ideali per vedere le stelle cadenti più numerose e brillanti. Chi invece non vuole alzarsi così presto potrà cominciare a osservare il cielo prima di mezzanotte, visto che il punto della volta celeste da cui provengono le meteore – radiante – è già molto alto. «In effetti lo sciame è molto disperso e sono del tutto possibili cadute interessanti in qualunque ora della notte», hanno dichiarato gli astrofili della Uai all’Ansa. Non preoccupa la Luna, che trovandosi al primo quarto non dovrebbe disturbare eccessivamente. (agg. di Silvana Palazzo)

LO SCIAME METEORICO DELLE GEMINIDI 2018

Signori e Signore, lo spettacolo questa sera sarà nel cielo: con lo sciame meteorico delle Geminidi, questo 13 dicembre 2018 consente a tutti gli spettatori affascinati del cielo stellato di potersi godere la maestosità del creato semplicemente alzando per una volta la testa dal vostro schermo digitale e osservare così il cielo di dicembre con le meravigliose stelle cadenti quest’anno di passaggio nel giorno di Santa Lucia. Lo sciame meteorico delle Geminidi sarà visibile nel suo punto massimo in cielo proprio nella notte che sta per arrivare, tra il 13 e il 14 dicembre ovviamente inquinamento e perturbazione permettendo. Come da tradizione sappiamo, le stelle cadenti (termine improprio, ma concedetelo) di dicembre devono il loro nome alla costellazione di Gemelli vista la posizione nel cielo da cui “sembrano” avere origini. Agli occhi umani appaiono però proprio come le “stelle cadenti” della notte di San Lorenzo ad agosto, con improvvise strisce luminose di coloro giallo o simile. Come ben spiega Ansa Scienze, le Geminidi sono causate dall’asteroide Fetonte (3200 Phaethon) la cui orbita periodicamente (circa ogni dicembre, ndr) intreccia quelle dei pianeti Venere, Marte, Mercurio e per l’appunto la Terra.

COME FOTOGRAFARE LE STELLE GEMINIDI

Nel corso dei suoi passaggi negli anni si è osservato come Fetonte abbia prodotto una scia di “detriti”, nella quale la Terra vi ci entra periodicamente seguendo la propria tradizionale orbita attorno al Sole: le stelle in realtà, come dicevamo prima, non sono proprio il termine adatto visto che si tratta di sciami meteorici ricorrenti molto più vicini alla nostra orbita di quanto invece non possano essere le stelle (ricordiamo che la stella più vicina a noi resta sempre il Sole). Assieme alle Geminidi invece si possono ricordare gli altri sciami meteorici più ricorrenti, su tutti le Perseidi che sono proprio quelli di passaggio il 10 agosto, la notte delle “stelle cadenti”. Come segnala il Quotidiano.net, se si vuole fotografare questo spettacolo nella notte (attorno alle 2 del mattino il vero culmine) basterà cercare di prenderle «insieme alla cometa di Natale 46P/Wirtanen, che sta entrando nella costellazione del Toro, vicina a quella dei Gemelli, dove si trovano le stelle cadenti», spiega Paolo Volpini, esperto meteorologo della Rai.