La storia di violenza durata circa 20 anni da parte di un padre a scapito della figlia oggi trentenne, era emersa in tutta la sua crudeltà già lo scorso agosto. Dopo i continui abusi subiti, nel 2010 la ragazza rimase incinta e nacque una bambina, frutto dell’incesto. Oggi, al culmine di lunghe indagini nate in seguito alla denuncia choc della donna, un uomo di 52 anni residente in un comune del Basso Salento è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata e maltrattamenti in famiglia. Come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, a firmare l’ordinanza di custodia cautelare è stato il gip di Lecce, Cinzia Vergine, su richiesta del sostituto procuratore Stefania Mininni. A permettere l’arresto sono state proprio le dichiarazioni della figlia, oggi trentenne, la quale in questi mesi ha potuto contare sull’importante sostegno del compagno con il quale vive in provincia di Brindisi e grazie al quale solo lo scorso agosto era riuscita a trovare il coraggio di denunciare le violenze subite per due lunghi decenni tra le mura domestiche. La vicenda è estremamente delicata, motivo per il quale non sono stati diffusi nomi ed altri elementi grazie ai quali è possibile risalire ai protagonisti dell’incredibile storia che ha sconvolto il Salento e non solo. Tutto sarebbe iniziato nel 1995, quando la piccola era ancora minorenne.
VIOLENTA FIGLIA PER 20 ANNI: PADRE INCASTRATO DAL DNA
A seguito delle continue violenze sessuali subite dal padre orco per 20 anni, la giovane figlia rimase incinta e partorì una bambina. La denuncia giunse però solo molto tempo dopo i fatti dando il via ufficiale ad una indagine che oggi ha portato all’arresto del 52enne salentino. Una storia drammatica e che vede diverse vittime, tra cui la bambina frutto dell’incesto. A confermare le parole choc della donna, oggi trentenne, anche il test del Dna che ha di fatto rappresentato l’elemento chiave tramite il quale è stato possibile procedere all’arresto nei confronti del padre orco. La bambina nata dalle violenze, fino allo scorso luglio – scrivono i colleghi di Today.it – ha convissuto con il padre-nonno nella casa di quest’ultimo, dove peraltro è stato riscontrato un contesto socio-familiare di estremo degrado. La minore, insieme a un bambino che la madre ha avuto da un precedente matrimonio, attualmente si troverebbe ospite presso una casa famiglia in provincia di Brindisi.