«Se potessi fermare il tempo, lo farei per te»: queste le parole di un amico di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista italiano morto nell’attentato di Strasburgo. Come riporta Storie Italiane, la fidanzata del 28enne trentino ha dichiarato di essere distrutta per la tragedia che ha colpito lei e la sua famiglia: «Sono molto provata da questo incubo, sto veramente male». «Non ero pronta per una prova come questa. Adesso voglio rimanere ad Antonio fino alla fine», aggiunge la compagna di Antonio, che evidenzia: «Non auguro a nessuno, nemmeno al peggior nemico, di provare quello che sto provando io». Intervenuto ai microfoni del programma condotto da Eleonora Daniele, Don Mauro, parrocco della Chiesa dove la mamma è catechista, lo ha ricordato così: «Conosco bene la madre, Antonio poco perché sono qui da poco, ma anche perché era sempre in giro. Era un uomo molto solare, un ragazzo dal grande sorriso». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



FUNERALI A TRENTO

Saranno celebrati la prossima settimana i funerali di Antonio Megalizzi, il 29enne del Trentino Alto Adige morto venerdì sera dopo tre giorni di agonia. L’ultimo saluto si terrà in Duomo a Trento, celebrato dal vescovo della città, monsignor Lauro Tisi, nella giornata di mercoledì 19 o giovedì 20 dicembre. Domani sarà invece il giorno dell’autopsia, con gli esami che faranno ulteriore chiarezza in merito alla terribile morte di Antonio, confermando molto probabilmente quanto già sappiamo. Al povero giornalista appassionato di Unione Europea è stato fatale quel colpo di pistola sparato da Cherif Chekatt, 29enne francese di genitori magrebini, ucciso due giorni fa a Strasburgo dopo uno scontro a fuoco con la polizia. Dopo l’esame autoptico, deciso dalle autorità francesi, la salma di Antonio rientrerà in Italia, prima appunto dei funerali di metà settimana.



ANTONIO MEGALIZZI: DOMANI L’AUTOPSIA

Saranno quattro giorni terribili per la famiglia Megalizzi, che non ha ancora elaborato, giustamente, il lutto, e che si è chiusa nel silenzio, come del resto fatto da quando è iniziata la tragedia. La madre e il padre non hanno mai rilasciato alcuna intervista ne tanto meno dichiarazione. Solo ieri un breve comunicato, chiedendo ai giornalisti il rispetto della privacy. La madre Annamaria e la fidanzata Luana Moresco sono ancora a Strasburgo, quella città che da splendido centro dell’Alsazia si è trasformata in un paese mortale, l’ultimo paese visto da quel ragazzo che aveva tanta voglia di vivere e soprattutto di lavorare, di coltivare ancora di più la sua sfrenata passione per il giornalismo, che l’aveva appunto spinto al parlamento dell’Unione Europea per la plenaria. «Antonio Megalizzi era un giovane bravo giornalista – le parole del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani – e il suo sogno era di spiegare e far capire che l’Europa è qualcosa di positivo e non negativo. Lo conoscevo bene – ha aggiunto – in quanto spesso veniva a Strasburgo e a Bruxelles, più volte ci eravamo incontrati. Antonio, così come la sua fidanzata, era un bravo italiano e un buon europeo».

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