Le ossa ritrovate tra i boschi di Serle, nel Bresciano, non apparterrebbero ad esseri umani e quindi non sarebbero della piccola Iuschra Gazi, la 12enne bengalese affetta da autismo e della quale si sono perse le tracce lo scorso luglio, quando è scomparsa durante una gita proprio nella medesima zona. In un primo momento si era infatti creduto che quelli rinvenuti fossero resti umani ma, come spiega Repubblica.it, la procura di Brescia si è subito mostrata molto cauta al punto da asserite, dopo le prima analisi effettuate, che quelle ritrovate tra la vegetazione sarebbero “di origini animale”. Stando alle fonti vicine agli investigatori, i resti sarebbero stati trovati da “almeno un mese e mezzo” e analizzati immediatamente. Dopo il ritrovamento erano scattate nuove ricerche alla fine di ottobre ma che non portarono ad alcun risultato apprezzabile. Occorrerà comunque attendere le analisi definitive per avere l’assoluta certezza, mentre la procura continua a tenere aperto il fascicolo contro ignoti e i familiari della piccola Iuschra hanno denunciato la cooperativa a cui era stata affidata la piccola per “omesso controllo e abbandono di minore”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



RITROVATE OSSA DI BAMBINO A BRESCIA

Dei resti umani sono stati ritrovati nelle scorse ore nel bresciano, e non è da escludere possano appartenere alla piccola Iuschra Gazi. La vicenda è riportata in questi minuti dai principali quotidiani, a cominciare dall’edizione online de La Repubblica, che spiega come le ossa siano state ritrovate nei boschi di Serle, quella zona dove la 12enne di origini bengalesi, affetta da autismo, scomparve il 19 luglio scorso, durante un’uscita con la comunità a cui era affidata. Nella zona dell’Altopiano di Cariadeghe, in provincia di Brescia, sono state rinvenute delle ossa e dei resti umani, immediatamente portati nel reparto di medicina legale dell’ospedale Civile di Brescia, come disposto dalla procura locale, per essere analizzati. Vi è il forte sospetto, come detto in apertura, che i resti rinvenuti appartengono alla bambina autistica svanita nel nulla la scorsa estate, ma solo gli esiti delle analisi forniranno le risposte ricercate.



BRESCIA, RITROVATE OSSA DI UN BAMBINO: SONO DI IUSCHRA?

Le ossa ritrovate, che potrebbero appartenere ad un bambino di età compresa fra i 10 e i 12 anni, sono l’omero, una parte della gabbia toracica, e altri frammenti, ed inoltre, sarebbero stati rinvenuti dei segni compatibili con morsi di animali selvatici. Sono attesi i carabinieri e gli investigatori, che eseguiranno un sopralluogo sulla zona dove sono stati trovati i resti. Non è da escludere che possano essere scoperti altri elementi preziosi per identificare il proprietario delle ossa, come ad esempio dei vestiti o delle scarpe, che rendano il quadro senza dubbio più certo. Al momento non si sa nulla su come le ossa siano state ritrovate e soprattutto da chi, e anche il luogo preciso non è stato rivelato, forse per evitare che la zona venga presa d’assalto da curiosi o che qualcuno possa inquinare le prove. Sono attesi aggiornamenti importanti nelle prossime ore, con la speranza che ovviamente non si tratti di Iuschra.

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