Senza alcun timore, il carabiniere aggredito a Roma ha solo cercato di intervenire al fine di fermare la violenza da parte degli ultrà laziali che, con volto coperto e armati di bastoni e spranghe avevano avviato una drammatica “caccia al tedesco” dopo la partita Lazio-Eintracht. Il carabiniere a quel punto ha estratto l’arma di ordinanza e, riuscendo a mantenere il sangue freddo ha indietreggiato dopo essersi visto venire addosso circa una cinquantina di tifosi biancocelesti che hanno rivolto nei suoi confronti indicibili insulti. A scapito del militare, una bottigliata in testa che gli ha provocato un trauma cranico guaribile in sette giorni. Grande la solidarietà espressa al carabiniere ferito dal popolo del web ma anche da parte degli esponenti politici, dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta al vicepremier Matteo Salvini. Anche l’Arma gli ha augurato una pronta guarigione e, come spiega Il Messaggero, ha fatto sapere che il militare “sa di aver fatto solo il suo dovere. Ha estratto la pistola per tenere a distanza gli aggressori, ma ha fatto in modo di non sparare mantenendo fino all’ultimo, in condizioni molto difficili, il sangue freddo e la professionalità dovuti”. La Trenta ha aggiunto: “L’ho appena sentito per telefono gli ho espresso la mia vicinanza e quella di tutto il governo, a lui e all’Arma dei Carabinieri. L’ho ringraziato per la lucidità mostrata durante l’intervento e l’ho invitato al Ministero della Difesa per dirgli personalmente grazie, a nome del Paese. Quanto ai balordi che lo hanno aggredito, pagheranno”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CARABINIERE ESTRAE LA PISTOLA: AGGREDITO

Destano una certa impressione le immagini del carabiniere aggredito giovedì sera a Roma da una cinquantina di tifosi biancocelesti dopo la partita tra Lazio ed Eintracht di Europa League, diventata una sorta di resa dei conti dopo che alcuni supporters biancocelesti erano stati aggrediti nei ristoranti con le proprie famiglie a Francoforte. In questo caso il militare ha scontato a caro prezzo il semplice fatto di essere intervenuto per aiutare una coppia di tifosi tedeschi aggrediti nel quartiere di Trastevere da ventina di ragazzi con il volto coperto da caschi o cappucci armati di mazze e bottiglie. Il carabiniere, in evidente inferiorità numerica rispetto alla cinquantina di persone che gli si facevano minacciosamente incontro, ha allora estratto la pistola d’ordinanza per tenere i facinorosi a distanza. Ma neanche in questo caso i violenti hanno desistito dai loro propositi colpendo il carabiniere.



CARABINIERE AGGREDITO DAI TIFOSI DELLA LAZIO, MILITARE COLPITO ALLA TESTA

Come si evince dal video girato da uno dei tifosi che faceva parte del gruppo che giovedì notte ha aggredito il malcapitato carabiniere a Roma, il militare – un uomo sulla quarantina – è stato centrato al capo da un oggetto contundente, probabilmente una bottiglia. Il militare stava arretrando con la pistola in pugno per tenere a distanza i violenti, con ogni probabilità per avere il tempo di riportarsi in una zona più trafficata e chiedere rinforzi per gestire una situazione in ebollizione. Dal gruppo di tifosi però qualcuno ha lanciato la bottiglietta che ha colpito in testa l’agente, che a questo punto ha finito per sbandare visibilmente andando a sbattere contro una macchina. Fortunatamente l’uomo non ha perso i sensi ed è riuscito a restare in equilibrio senza perdere il controllo dell’arma. Ricoperto di insulti, da “pezzo di m….” a “infame”, il carabiniere è riuscito ad allontanarsi mentre contro di lui venivano lanciati anche dei cassonetti e a trovare riparo nella pattuglia.