Ed ora i parlamentari del Movimento 5 Stelle chiedono la testa di Mario Oliverio. Il governatore della regione Calabria è indagato con l’accusa di appalti truccati, e un gruppo di grillini, precisamente Giuseppe d’Ippolito, Francesco Sapia, Paolo Parentela, Bianca Laura Granato e Dalila Nesci, ha diramato una nota per chiedere le dimissioni del presidente calabrese: «Il governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha tradito il suo mandato e pertanto deve dimettersi subito, a prescindere dagli sviluppi giudiziari dell’inchiesta che lo coinvolge assieme a dirigenti regionali e all’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri, secondo i magistrati riferimento della cosca Muto». Quindi il Movimento 5 Stelle rincara la dose: «Il Consiglio regionale deve sfiduciare all’istante Oliverio, a seguito delle risultanze investigative circa il suo ruolo, ben inquadrato nell’ordinanza di custodia cautelare che ne ha disposto l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, nell’agevolare Barbieri con un finanziamento integrativo di 4,2 milioni per la realizzazione dei nuovi impianti di risalita presso Lorica, perfino con uno squallido tornaconto politico». Il Movimento 5 Stelle si dice comunque consapevole che i consiglieri regionali «si tireranno indietro, visto il loro silenzio assordante, cui si aggiunge quello dei vari predicatori in cerca d’autore della Cittadella». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ACCUSE CONTRO OLIVERIO, INCHIESTA LANDA DESOLATA
Si chiama “Landa desolata” l’inchiesta che sta creando un vero e proprio terremoto politico e ha portato all’ordinanza di obbligo di dimora per il Governatore dem della Calabria, Mario Oliverio, coinvolto in una presunta vicenda di appalti pilotati in merito a dei lavori pubblici. Il diretto interessato, nelle ultime ore, ha fatto sapere di ritenere le accuse “infamanti” ma ci sarebbero delle intercettazioni da parte delle forze dell’ordine che, stando a quanto pubblicato dalla Adn Kronos, potrebbero incastrare il presidente del consiglio regionale calabrese. Nel mirino sono finire alcune opere tra le quali l’avioscalo di Scalea, un impianto sciistico sulla Sila, e così via. Inoltre, secondo quanto si apprende, a uno degli imprenditori che sono finiti nelle carte dell’inchiesta Oliverio avrebbe garantito un maxifinanziamento al fine rallentare un’opera publica e “danneggiare” un politico di centrodestra. (agg. di R. G. Flore)
“LA CALABRIA E’ L’AFRICA DEL NORD…”
Sono gravi le accuse nei confronti del presidente della regione Calabria. Mario Oliveiro, secondo la procura avrebbe pilotato degli appalti di modo da danneggiare il suo rivale politico Mario Occhiuto. Accuse che lo stesso governatore calabrese ha rimandato al mittente, come da dichiarazioni che potete leggere qui sotto, ma il procuratore capo Gratteri, è certo di aver svolto un’indagine accurata: «Parlo con la tristezza nel cuore – le sue parole riportate dall’edizione online di Repubblica – perché vedo questo rito che continuamente si verifica in Calabria: dover registrare quest’ennesima incompiuta, questo fallimento della ricostruzione della Calabria, che continua a essere, purtroppo ahinoi, l’Africa del Nord. È spaventosa – prosegue il procuratore capo – la facilità con la quale alti funzionari della Regione sono pronti e proni al potere dell’uno o dell’altro». A seguito delle gravi accuse, la guardia di finanza ha bloccato gli uffici della presidenza, nonché della ragioneria, della direzione generale dei lavori pubblici e del dipartimento per la gestione dei fondi comunitari. Sigillati alcuni uffici, nonché interi armadi contenenti pratiche. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
OLIVERIO SI DIFENDE “ACCUSE INFAMANTI”
Sono gravi le accuse nei confronti del presidente della regione Calabria. Mario Oliveiro, secondo la procura avrebbe pilotato degli appalti di modo da danneggiare il suo rivale politico Mario Occhiuto. Accuse che lo stesso governatore calabrese ha rimandato al mittente, come da dichiarazioni dello stesso che potete leggere qui sotto, ma il procuratore capo Gratteri, è certo di aver svolto un’indagine accurata: «Parlo con la tristezza nel cuore – le sue parole riportate dall’edizione online di Repubblica – perché vedo questo rito che continuamente si verifica in Calabria: dover registrare quest’ennesima incompiuta, questo fallimento della ricostruzione della Calabria, che continua a essere, purtroppo ahinoi, l’Africa del Nord. È spaventosa – prosegue il procuratore capo – la facilità con la quale alti funzionari della Regione sono pronti e proni al potere dell’uno o dell’altro». A seguito delle gravi accuse, la guardia di finanza ha bloccato gli uffici della presidenza, nonché della ragioneria, della direzione generale dei lavori pubblici e del dipartimento per la gestione dei fondi comunitari. Sigillati alcuni uffici, nonché interi armadi contenenti pratiche. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
L’ACCUSA NEI CONFRONTI DI OLIVERIO
E’ giunta la presa di posizione del governatore della Regione Calabria Oliverio, accusato di appalti pilotati e sanzionato con l’obbligo di dimora. Attraverso una nota, l’esponente dem ha commentato: «Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame. La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza, di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica. I polveroni sono il vero regalo alla mafia». E ha evidenziato: «Tra l’altro l’opera oggetto della indagine non è stata appaltata nel corso della mia responsabilità alla guida della Regione». Le forze di opposizione chiedono le dimissioni del governatore, citando a più riprese un altro caso giudiziario degli scorsi mesi: parliamo dell’arresto del governatore della Basilicata Marcello Pittella, finito ai domiciliari per l’inchiesta della Guardia di Finanza sul settore Sanità della piccola regione del Sud. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
L’ACCUSA NEI CONFRONTI DI OLIVERIO
Sono pesanti ma circoscritte le accuse formulate dagli inquirenti nelle carte dell’inchiesta “Lande Desolate”, valsa la notifica di un provvedimento di obbligo di dimora a Gerardo Mario Oliverio, governatore della Regione Calabria, accusato di abuso d’ufficio. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’esponente del Partito Democratico avrebbe “premiato” l’impresa di costruzioni “Gruppo Barbieri” con appalti milionari dopo aver ottenuto dalla stessa il rallentamento dei lavori pubblici di Piazza Fera/Bilotti, tra le principali di Cosenza, su cui il sindaco uscente Mario Occhiuto (Forza Italia), rivale politico di Oliverio, si era impegnato. Secondo l’inchiesta, “per un mero tornaconto politico, vale a dire per ripagare Tucci e Barbieri che ne avevano assecondato gli interessi politico-elettorali a Cosenza, promettendogli e adoperandosi fattivamente per rallentare, strumentalmente, i lavori pubblici di Piazza Bilotti per pregiudicare così sul piano politico-elettorale il sindaco uscente di Cosenza Mario Occhiuto, Mario Oliverio, si adoperava per lo stanziamento di ulteriori finanziamenti da destinare al gruppo Barbieri per i lavori in corso a Lorica, sub specie di ‘opere complementari”. (agg. di Dario D’Angelo)
CALABRIA, TENUTA GIUNTA A RISCHIO
Un vero e proprio terremoto scuote la Regione Calabria: il governatore Gerardo Mario Oliverio (Pd) è stato infatti raggiunto da un provvedimento da parte della guardia Di finanza che gli ha imposto l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) con l’accusa di abuso d’ufficio in appalti pubblici. Come riportato dal portale locale Il Lametino, il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha chiarito che l’aggravante del metodo mafioso non è stata contestata al presidente della Regione ma non ha escluso che l’obbligo di dimora comporti l’immediata decadenza dalle sue funzioni istituzionali: “Poi si vede”, ha glissato il magistrato. “E’ un aspetto che non è stato approfondito e in parte non ci riguarda perché noi agiamo nel campo penale”. Gratteri, nel corso della conferenza stampa coi giornalisti, ha affermato di aver chiesto per Oliverio gli arresti domiciliari ma il gip ha optato per l’obbligo di dimora. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI SU OLIVERIO, “ALTRI PROBLEMINI PER IL PD”
Obbligo di dimora per il governatore della Calabria Mario Oliverio, esponente del Partito Democratico: arrivano le prime reazioni dal mondo politico. Tra i primi a twittare sul caso il ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Altri problemini per un governatore del Pd…Amici Calabresi, tornerò presto da voi, voglio lavorare per dare un futuro migliore alla vostra splendida terra!». Questo il commento del sottosegretario per la Pubblica amministrazione in quota M5s Mattia Fantinati: «Abuso d’ufficio aggravato da metodo #mafioso con obbligo di dimora per il Mario Oliverio, governatore Pd della Calabria. Questo è il Pd, che ha rinunciato a difendere i lavoratori per fare gli interessi delle banche, imbarcando la peggiore vecchia politica corrotta». Infine, le parole del presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra: «Abuso d’ufficio aggravato dal metodo mafioso con obbligo di dimora per il Governatore calabrese Oliverio. Gravissimo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“APPALTI PUBBLICI PILOTATI”
La Guardia di Finanza di Cosenza ha condotto una imponente operazione in materia di appalti pubblici che ha portato questa mattina alla notifica di un provvedimento cautelare a carico del governatore della Calabria, Gerardo Mario Oliverio. A riportarlo è Il Fatto Quotidiano nell’edizione online spiegando come le accuse contenute nel provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro contro il presidente della Regione sarebbero esattamente per il reato di abuso d’ufficio aggravato dal metodo mafioso. Per tale ragione ad Oliverio è stato imposto l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore. Il governatore calabrese non è il solo soggetto coinvolto nell’ambito delle indagini sugli appalti pubblici irregolari; ai vari indagati vengono contestati i reati di falso, corruzione e frode in pubbliche forniture. Maggiori dettagli sull’operazione compiuta dalle Fiamme Gialle saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso in programma per le 11.00 di questa mattina.
OBBLIGO DIMORA PER GOVERNATORE OLIVERIO: L’OPERAZIONE DELLA GDF
Il provvedimento adottato nei confronti del governatore della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio (Pd), è legato ad una operazione eseguita dalla Guardia di Finanza nel Cosentino in materia di appalti pubblici. Secondo quanto appreso da SkyTg24, oltre al presidente della Regione sarebbero coinvolti nell’inchiesta anche altri politici. Al momento non sono ancora stati resi noti ulteriori dettagli sull’operazione dei finanzieri nel Cosentino né è del tutto certo il reato ipotizzato a Oliviero e che lo ha portato all’obbligo di dimora. Tutto sarà molto più chiaro dopo la conferenza stampa che si terrà nella sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro dal procuratore Gratteri, insieme ai comandanti regionale e provinciale di Cosenza della Guardia di Finanza. Oliverio si lascia alle spalle un passato nel Pci prima e nel Pds e Ds poi. Nel 2014 è stato eletto presidente della Regione Calabria con il Pd.