Dopo la protesta degli Ncc ieri sotto la Prefettura a Roma tocca oggi ai tassisti protestare contro il governo, accusato di aver ceduto dinanzi alle manifestazioni di dissenso (con tanto di bandiere M5s bruciate) messe in atto ieri dai noleggiatori con conducenti. Circa 500 tassisti sono radunati davanti al Senato e chiedono di essere ricevuti mentre il servizio taxi all’aeroporto di Fiumicino e alla stazione Termini di Roma si sta lentamente fermando. Come riportato da La Repubblica, in una nota congiunta di Uri, Confartigianato e Unica Taxi Cgil si legge:”La notizia di un possibile ripensamento da parte del Governo (…) genera sconcerto e qualora confermata risulterebbe un’ennesima e gravissima violazione di impegni formalmente presi”. Secondo i tassisti, “Sono ormai troppi anni che impegni formalmente presi dai Governi che si sono succeduti, vengono poi non rispettati e contraddetti dai fatti e l’ipotesi di un cedimento anche da parte di questo Governo alle pressioni e alle minacce della piazza, lo omologa, incredibilmente, ai precedenti. Se questo governo è veramente ‘il governo del cambiamento’ ha, nella coerenza rispetto al testo dell’emendamento presentato ieri, un’occasione unica ed irripetibile per dimostrarlo”. I tassisti concludono:”Se, effettivamente, la paura ed il cedimento rispetto alla piazza dovesse avere il sopravvento, il governo si renderà responsabile dell’apertura dell’ennesimo fronte di forte contrasto sociale, avallando situazioni di decennale illegalità a cui l’emendamento ieri proposto – pur nella emergenzialità del testo – poneva comunque un primo ed immediato rimedio”. (agg. di Dario D’Angelo)



LE PROTESTE NCC

Roma e altre città italiane blindate per le manifestazioni degli Ncc, noleggio con conducente, in piazza per chiedere al Governo una riforma del settore. Non sono mancati i momenti di tensione nella Capitale, con il Movimento 5 Stelle finito nel mirino dei contestatori: urla, insulti e bandiere pentastellate bruciate per testimoniare il malcontento della categoria. Una vicenda che ha inevitabili risvolti politici, tanto che la dem Monica Cirinnà afferma sui social network: «Il vento è cambiato: sotto al Senato i manifestanti ncc bruciano le bandiere M5S». Tensione anche a Torino, con i professionisti F.a.i. che erogano il servizio di noleggio con conducente che hanno protestato davanti alla Prefettura: «Ci mettono in gabbia, la nostra parola d’ordine invece è liberalizzare», il loro commento ai microfoni de La Stampa. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SALVINI: “TROVIAMO MEDIAZIONE CON TASSISTI”

Il Ministro degli Interni Matteo Salvini prova a porsi come “mediatore” tra gli autisti NCC e i tassisti nell’ennesima protesta e scontro di fine anno sulla direttiva Bolkestein (come da tre anni a questa parte, ndr): «Io ascolto tutti, passo la metà del mio tempo ad ascoltare e vediamo di trovare una mediazione», spiega il vicepremier della Lega davanti alla vasta protesta degli NCC nelle piazze di Roma e alle “minacce” di estendere la rivolta anche per i prossimi giorni. «Vediamo come possiamo far valere le ragioni dei lavoratori a parità di condizioni con gli altri. Ma quando bruci bandiere non è mai un segnale di costruzione», sottolinea Salvini nel tentativo comunque di porsi come mediatore davanti a chi invece riponeva le proprie speranze sul M5s e invece si vede “tradito” dal Ministro Toninelli e dal vicepremier Di Maio.



CORI CONTRO TONINELLI E I TASSISTI

Nel mirino degli Ncc che questo pomeriggio stanno protestando a Roma contro il governo è finito soprattutto Danilo Toninelli, ministro M5s delle Infrastrutture e dei Trasporti. Come riportato da Huffington Post, però, le tensioni non riguardano solo gli ambienti politici ma anche i rapporti tra noleggiatori con conducenti e tassisti. I sindacati di questi ultimi hanno dichiarato:”Stiamo facendo presente qui che ci sono numerosi Ncc malintenzionati a Roma e a Milano, che salgono sui taxi con l’intenzione di danneggiare le vetture. Sulle radio girano appelli a non prendere corse da Piazza della Repubblica, a Roma, e da Piazza della Scala, a Milano. Chiediamo ai colleghi tassisti di non cedere alle provocazioni”. Erano stati proprio i sindacati di categoria (Fit-Cisl, Ugl Taxi, Uil trasporti, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Ati Taxi, Associazioni Legale Tutela Taxi e Associazione Autonoleggiatori Anar) a commentare positivamente l’atteggiamento del governo che ha invece fatto imbufalire gli Ncc:”Valutiamo in modo positivo l’emendamento presentato dai relatori di maggioranza alla legge di stabilità, relativo alla riforma del comparto taxi e noleggio con conducente. Una riforma attesa da più di un decennio e che trova un corretto punto di equilibrio tra i diversi vettori del comparto, permettendo nello stesso tempo un ammodernamento del servizio. Auspichiamo che nei prossimi mesi si possa arrivare ad approvare una seria regolamentazione delle applicazioni digitali che operano nel comparto, al fine di tutelare i legittimi interessi di utenti e operatori del settore consentendo nel contempo alle strutture economiche di poter competere ad armi pari”. (agg. di Dario D’Angelo)

NCC, PROTESTE A ROMA: I MOTIVI

Tensione altissima a Roma per la protesta degli Ncc, i noleggiatori con conducente riunitisi in centinaia davanti alla Prefettura per protestare contro l’entrata in vigore della controversa direttiva Bolkestein che a loro dire “cancellerebbe 80 mila aziende e creerebbe 200 mila disoccupati“. Come riportato da La Repubblica, durante il corteo arrivato fin sotto il Senato, gli Ncc hanno urlato contro il governo bruciando anche diverse bandiere del MoVimento 5 Stelle al grido di “buffoni, buffoni“. I noleggiatori con conducente protestano contro la norma che al termine del servizio li obbliga a tornare nella città in cui l’autorizzazione è stata rilasciata. L’esecutivo dopo aver espresso la volontà di rimuovere questi paletti, con un emendamento dei relatori alla Manovra, depositato in commissione Bilancio del Senato, ha poi confermato le disposizioni restrittive, prevedendo che le prenotazioni debbano essere preventivamente registrate su un foglio di servizio elettronico. Come spiega La Repubblica, l’ambito territoriale di operatività degli Ncc è stato ampliato, diventando da comunale a provinciale, prevedendo inoltre che l’inizio del servizio possa avvenire senza il rientro in rimessa in presenza di una condizione: ovvero che sul ‘foglio di servizio’ “siano registrate, sin dalla partenza dalla rimessa, più prenotazioni oltre la prima con partenza o destinazione all’interno della provincia o dell’area metropolitana in cui ricade il territorio del Comune che ha rilasciato le autorizzazioni”. Evidentemente troppo poco per le centinaia di Ncc scesi in piazza oggi nella Capitale.

NCC IN PIAZZA A ROMA, VIGILE RISCHIA LINCIAGGIO

La rabbia degli Ncc in piazza a Roma si è riversata su un malcapitato vigile urbano che oggi è stato accerchiato in Piazza della Repubblica da una trentina di manifestanti rischiando il linciaggio prima di essere portato in salvo dalle forze dell’ordine. Nel mirino dei noleggiatori con conducente sono finiti ancora una volta i tassisti, definiti “una lobby che nel 2008 senza seguire un iter parlamentare garantito dalla Costituzione, ha ottenuto una modifica alla legge quadro dei noleggiatori portando a restrizioni rigidissime nei nostri confronti“. E proprio un tassista ha raccontato di aver passato “i tre minuti più brutti della mia vita. Mentre stavo transitando in piazza della Repubblica e alcuni noleggiatori che stavano manifestando lì mi si sono avvicinati circondando la mia auto e prendendola a calci e pugni. Sto andando a fare la denuncia alle forze dell’ordine, quello che è successo è gravissimo. Il mio taxi non era assicurato contro gli atti vandalici, il perito mi ha appena detto che ho circa tre mila euro di danni“. In questo momento una delegazione è entrata al Senato ed è in attesa di essere ricevuta.