Via libera all’esercito per l’emergenza buche a Roma. Lo prevede un emendamento alla manovra che il Movimento 5 Stelle ha ripresentato in commissione Bilancio al Senato, dopo che ieri una prima versione era stata dichiarata inammissibile. L’esercito dunque contribuirà a riparare le strade di Roma disastrate dalle buche. Stando a quanto si apprende, la modifica introduce il carattere emergenziale dell’intervento: si giustifica così l’impiego anche dell’Arma del Genio dell’Esercito. Ma secondo quanto riportato dall’Agenzia Dire, è confermato anche il calo delle dotazioni finanziarie concesse dal Governo a Roma Capitale per la manutenzione stradale. Le risorse messe a disposizione di Roma sono 60 milioni: 40 per il 2019 e 20 per il 2020, più 15 milioni, cinque l’anno, per il triennio 2029-21 al fine di acquistare mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali. (agg. di Silvana Palazzo)



IRA DI TRENTA: “L’ESERCITO NON È UN TAPPABUCHI”

La notizia che le buche a Roma sarebbero state rattoppate dall’esercito militare, poi smentita seccamente, ha creato non poche tensioni all’interno del governo. Un’indiscrezione circolante nella mattinata di ieri, diffusa da Il Messaggero, che aveva portato addirittura il sindaco capitolino Virginia Raggi ad esultare via social “Una grande vittoria per Roma”. Peccato però, come detto in apertura, che l’emendamento presentato dal grillino Silvestri non sia passato, ed anzi, abbia fatto andare su tutte le furie il ministro della difesa Elisabetta Trenta. «Ma chi ha fatto uscire queste sciocchezze? – lo sfogo con il proprio staff del rappresentante dell’esecutivo, riportato dall’edizione online de Il Messaggero ma come si fa a pensare che i nostri militari possano fare i tappabuche? Sono dei professionisti seri, ma che credono in Campidoglio? Il Genio entra in campo quando c’è una emergenza, senza una emergenza io non mando nessuno». La Trenta ha concluso il suo sfogo dicendo: «Che livello di approssimazione, mi dispiace per la sindaca, che ha tutte le buone intenzioni per migliorare la città, ma qualcuno le ha fatto fare un pasticcio». Il ministero attende che la Raggi segnali i buchi più pericolosi, e solo in quel caso ci sarà l’intervento dell’esercito. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



BUCHE ROMA, CADE EMENDAMENTO: TENSIONE CON LA LEGA

L’emendamento al testo della Manovra proposto dal Movimento 5 Stelle in merito all’intervento dell’esercito per risolvere il problema delle buche a Roma, per il quale in mattinata la sindaca Virginia Raggi aveva prematuramente esultato, è stato bocciato dalla stessa maggioranza di Governo e, come spesso è accaduto, qualche tensione sotterranea serpeggia tra gli alleati di Governo: infatti, contro l’emendamento grillino che mirava a risolvere quanto prima uno degli annosi problemi della Capitale si è schierato anche il fuoco amico ma Laura Castelli, viceministra dell’Economia, ha spiegato che non verranno fatti allarmismi e che il testo della proposta verrà riformulato. “Con la Lega facciamo tutti insieme, nulla di ciò che viene fatto è in disaccordo” ha tenuto a precisare l’esponente pentastellata a proposito di frizioni, parlando anche di un testo 2 di un emendamento parlamentare che valuta la possibilità di un protocollo di intesa tra il genio militare e il Comune di Roma per un intervento eccezionale, vale a dire quello delle buche, andando così anche incontro a quanto aveva detto qualche ora fa attraverso fonti del suo dicastero la Ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, contraria all’utilizzo delle forze armate a meno che non si tratti di circostanze d’emergenza. (agg. di R. G. Flore)



CASTELLI, “EMENDAMENTO SARA’ RIFORMULATO”

L’emendamento alla Manovra proposto dal Movimento 5 Stelle e relativo all’invio dell’esercito a Roma (col Comune che si assumeva l’onere di comprare il bitume) al fine di risolvere l’annoso problema cittadino delle buche è stato bocciato dalla maggioranza, ma Laura Castelli, viceministra dell’Economia, prova a smorzare sul nascere le polemiche spiegando che il suddetto emendamento verrà ripresentato ma con una riformulazione: “Inutile ora creare allarmi ingiustificati dato che l’intervento di manutenzione per le strade della Capitale ci sarà e sarà regolarmente finanziato” ha spiegato l’esponente pentastellata, aggiungendo che adesso si procederà a una “correzione formale” del testo. Insomma, per adesso l’idea che sia l’esercito a intervenire piace a pochi, prima fra tutti la stessa titolare del Ministero della Difesa, Elisabetta Trenta, che attraverso delle fonti vicine al suo stesso Ministero aveva avuto modo di dire in merito alla questione che l’azione del genio va “circoscritta alle sole emergenze”, bocciando di fatto quella che ad ogni modo sarebbe stata una sorta di novità. (agg. di R. G. Flore)

LA RAGGI ESULTA TROPPO PRESTO

Le buche di Roma verranno tappate dall’esercito… anzi no. L’emendamento alla Manovra proposto dal grillino Francesco Silvestri, sembrava pronto ad essere approvato, ma è stato bocciato dalla maggioranza in commissione bilancio. L’ok pareva vicino, visto che l’intervento del Genio militare era stato approvato a Palazzo Chigi domenica sera, al punto che anche il sindaco Virginia Raggi aveva già esultato. A questo punto bisognerà capire come procedere, e non è da escludere che l’emendamento, dichiarato inammissibile, venga riformulato. Il primo a frenare gli entusiasmi, subito dopo che si era diffusa la notizia, era stato il ministro della difesa, Elisabetta Trenta, per cui l’intervento dell’esercito era solamente circoscritto alle emergenze: «L’impiego del genio per l’intervento sul sistema infrastrutturale di Roma è una iniziativa di natura parlamentare, non governativa, il che significa che ad esprimersi dovrà essere il Parlamento – la precisazione – laddove l’emendamento passasse, ci metteremo a disposizione per valutarne un eventuale impiego. Il genio è una delle più forti capacità duali di cui dispongono le Forze Armate e ricordiamo che un suo intervento è comunque circoscritto alle sole emergenze, tra le quali si possono annoverare anche gli interventi in quei tratti stradali pericolosi per l’incolumità della collettività». Quindi la Trenta aveva ribadito in mattina: «No, non tapperemo le buche. Daremo supporto alla situazione di emergenza». Tutto da rifare quindi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BUCHE A ROMA TAPPATE DALL’ESERCITO: ESULTA LA RAGGI

Le buche di Roma saranno riparate dall’esercito italiano. La decisione è arrivata negli scorsi giorni, precisamente domenica, ed ufficializzata di fatto quest’oggi. Con apposito emendamento inserito nella manovra, a partire dal 2019 i geni militari interverranno su circa 200 chilometri di strade per sistemare le numerose buche che tanti problemi hanno creato negli ultimi anni ai cittadini di Roma. A confermare il tutto è stato il sindaco della stessa capitale, Virginia Raggi, che attraverso i suoi social ha commentato: «Una grande vittoria per Roma e i romani. Il governo sta mantenendo le promesse, ha stanziato i fondi per il rifacimento delle strade, ulteriori fondi per il trasporto pubblico. Verrà impiegato l’esercito e il genio militare». Per l’opera di bonifica delle strade sono stati stanziati 240 milioni di euro, destinati in parte all’esercito e in parte al Campidoglio. Il primo cittadino capitolino ha aggiunto: «Chiaramente è solo l’inizio. Il governo ha stanziato ulteriori fondi anche per il trasporto pubblico, vediamo finalmente un Governo che è interessato alle sorti della capitale. Ringrazio l’assessora Margherita Gatta. Ringrazio il ministro Trenta e il vice ministro Castelli che hanno supportato la richiesta di Roma». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BUCHE A ROMA: INTERVIENE L’ESERCITO

Le buche di Roma verranno rattoppate dall’esercito italiano. La decisione è stata presa durante le discussioni sulla manovra 2019, un emendamento approvato nella notte trascorsa in Senato. Il Genio militare cercherà di risolvere un problema che ormai da troppo tempo attanaglia i cittadini romani, e non solo, causando anche delle vittime. Sono infatti numerose le cadute in motorino provocate dal dissesto del manto stradale, e di conseguenza è necessario porre fine a tale scempio. Il governo ha deciso di affidare ai militari il rattoppo delle buche, di modo da accelerare i tempi e fare in modo che i lavori vengano svolti con efficienza e regolarità. Il sindaco Virginia Raggi aveva chiesto 180 milioni di euro in tre anni, riferisce Il Messaggero, ma tale richiesta è stata subito bocciata dal ministro delle finanze, Giovanni Tria, e dalla sottosegretaria M5S Laura Castelli. Si è quindi optato per uno stanziamento biennale di risorse ad hoc, coinvolgendo appunto l’esercito, la grande novità dell’emendamento.

BUCHE A ROMA: LE RIPARERA’ L’ESERCITO

Stando alle indiscrezioni emerse, per il 2019 sono stati stanziati cinque milioni di euro in favore dell’esercito per l’acquisto delle macchine asfaltatrici, con l’aggiunta di 60 milioni di euro al Campidoglio per comprare il bitume necessario per colmare le numerose voragini cittadine. Dopo una prima stima si parla di lavori su oltre duecento chilometri di strade, con l’aggiunta di una manodopera, a carico della difesa, per 240 milioni. Il lavoro di rattoppo proseguirà anche per il 2020, per cui sono stati stanziati altri venti milioni di euro in favore del comune. Il deputato romano Silvestri, ha commentato così la decisione del governo: «È stata una grande operazione politica – si legge su Il Messaggero.itdi raccordo, tra Governo, Parlamento e Campidoglio. Abbiamo lavorato insieme per il bene di Roma. Portiamo la tecnologia del genio militare per le strade romane, al servizio dei romani. È una piccola, grande, rivoluzione per la città. Quando la politica è fatta con la P maiuscola, e si occupa come in questo caso di sicurezza e benessere delle persone, allora porta risultati tangibili per la vita dei cittadini».