Camorra a Trieste: sono imprenditori e professionisti, tra Pola e Istria croata, le vittime delle estorsioni aggravate dal metodo mafioso scoperte dalla Dia di Trieste, Napoli, Milano, Padova e Bologna e della Guardia di finanza del capoluogo giuliano che hanno arrestato oggi 7 persone, accusate di favorire gli interessi del clan di camorra dei casalesi. Tra i principali artefici del sistema criminale in essere Fabio Gaiatto, 43 anni, imprenditore, presunto intermediario finanziario di Portogruaro (Venezia), che avrebbe investito illecitamente 12 milioni di euro appartenenti a consorterie criminali riconducibili al clan dei Casalesi, allestendo un complesso sistema facente capo a diverse società con sede in Croazia, Slovenia e Gran Bretagna. Dalla denuncia di un professionista croato, come riportato da Il Fatto Quotidiano, le autorità hanno proceduto al pignoramento dei conti correnti delle società facenti capo a Gaiatto, disponendone il blocco finanziario impedendogli così di restituire quanto investito dal clan. In una nota delle forze dell’ordine, si legge: “Conseguentemente all’acuirsi del dissesto finanziario di Gaiatto e le contestuali pressanti esigenze dei suoi sodali campani di rientrare in possesso delle ingenti somme impegnate, gli stessi avrebbero messo in atto in un limitato arco temporale condotte estorsive nei confronti di numerosi professionisti, italiani e croati. In tale contesto è emerso il ruolo iperattivo di soggetti riconducibili a organizzazioni camorristiche i quali, in primis, assumevano la tutela di Gaiatto garantendogli una sorta di protezione da eventuali attività ritorsive dei creditori, esasperati per il mancato rientro dei capitali investiti, assicurando al medesimo la loro costante presenza nella sua abitazione e/o accompagnandolo in occasione dei suoi spostamenti”. (agg. di Dario D’Angelo)



CAMORRA A TRIESTE

Difficile associare l’immagine dell’elegante Trieste con quella sporca della camorra. Eppure l’ombra del clan dei Casalesi si è allungata fino alla città giuliana stando alle sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, disposte dal Gip del Tribunale di Trieste e rese effettive in queste ore dalla Dia triestina, con l’ausilio della Dia di Napoli, di Milano, di Padova e di Bologna, nonché della Guardia di Finanza del capoluogo giuliano. Come riportato da Il Piccolo di Trieste, nel mirino sono finiti sette soggetti accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, per avere costretto professionisti e imprenditori italiani e stranieri, attraverso minacce e intimidazioni, a rinunciare a ingenti crediti. L’obiettivo era quello di favorire appunto gli interessi del clan di camorra più potente e noto alle cronache: quello dei casalesi.



CAMORRA A TRIESTE: SETTE ARRESTI

I nomi dei soggetti arrestati per camorra non sono stati ancora resi noti dalle forze dell’ordine che stanno rendendo esecutive le disposizioni del gip. Stando a quanto si apprende, però, Trieste non sarebbe la sola città coinvolta dalle perquisizioni degli inquirenti, che stanno muovendosi in queste ore in tutta Italia. Come riportato da Il Piccolo di Trieste, perquisizioni domiciliari sono in corso a Napoli, Milano, Modena, Padova, Treviso, Udine e Portogruaro. Le forze dell’ordine in un comunicato precisano invece che “l’attività operativa vede l’impiego di oltre 100 unità, nonché l’utilizzo di sofisticati strumenti di ricerca e localizzazione”. Per avere ulteriori dettagli sull’operazione contro la camorra su larga scala effettuata in queste ore bisognerà attendere ancora qualche ora, quando a parlare sarà il procuratore Carlo Mastelloni in conferenza stampa.

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