Si torna a parlare della morte di Pamela Mostropietro e di Desiree Mariottini, due ragazze fragili uccise in circostanze simili. Avevano iniziato a drogarsi, inutile chiedersi il perché e trovare eventuali colpevoli, e a causa di quella maledetta droga sono morte. Un overdose, la violenza sessuale, la morte violenta: due giovanissimi vite spezzate, a cui abbiamo assistito inermi. Macerata e il quartiere San Lorenzo, le scene del crimine delle due ragazze, sono state attenzionate negli ultimi mesi, con la città delle Marche che ha fatto registrare ben 80 arresti, a conferma di una guerra alla droga senza precedenti. Anche a San Lorenzo sono tornare le forze dell’ordine, un blitz che ha portato in manette cinque spacciatori, che si rintanavano in uno degli stabili abbandonati della zona, edifici fatiscenti dove il corpo della 16enne Desiree è stato ritrovato senza vita a seguito di uno stupro di gruppo. In studio a Storie Italiane, su Rai Uno, vi è Marco Valerio Verni, lo zio e avvocato di Pamela, che commentando la notizia dei recenti blitz-antidroga si è domandato: «Serviva massacrare una bimba per arrivare a questo? Le indagini mostrano strutture radicate da tempo, da prima della morte di pamela. Prima che cosa si è fatto? Si è chiuso gli occhi? Siamo contenti che adesso qualcosa si stia muovendo, ma devono muoversi fino in fondo».
PAMELA E DESIREE: CONTINUA LO SPACCIO
Secondo lo zio di Pamela Mastropietro, quello di Macerata è un problema tutt’altro che da sottovalutare: non si parla solo di piccoli spacciatori ma della mafia nigeriana, radicata pericolosamente nella cittadina marchigiana. Vittorio Introcaso, giornalista di Storie Italiane, ha aggiunto: «Da quando è arrivato il Questore Pignataro, dal febbraio del 2017, Macerata è stata messa a ferro fuoco contro gli spacciatori, una volontà molto forte di ripulire la città. L’augurio è che questo possa accadere anche nelle altre città». Serve l’intervento delle istituzioni, il controllo sul territorio, e evitare che le periferie delle città si trasformino in centro di spaccio, di degrado e di morte.