Inizieranno il prossimo 31 marzo 2019 i lavori di ricostruzione del nuovo ponte Morandi, affidati in via ufficiale a Salini Impregilo, con la collaborazione di Italferr e il supporto prezioso di Fincantieri. Il nuovo viadotto verrà ricostruito ispirandosi al progetto presentato mesi fa dall’architetto genovese Renzo Piano, ma leggermente semplificato per ridurne i tempi. L’obiettivo, ambizioso, è infatti quello di costruire il ponte entro e non oltre il natale dell’anno prossimo. Fra un anno quindi, il nuovo viadotto sul Polcevera, se non sarà completato al 100%, dovrà essere per lo meno visibile a tutti. Il nuovo viadotto costerà nel complesso 202 milioni di euro netti, esclusa iva, e secondo il Decreto Genova dovrà essere interamente finanziato da Autostrade per l’Italia, che ovviamente non intende sborsare un centesimo. Stando alle indiscrezioni riportate da Repubblica, le tre aziende di cui sopra verranno da ora in avanti nominate per il progetto Morandi “Per Genova”. Da segnalare, come i top manager di Salini Impregilo, nella giornata del 14 dicembre scorso, abbiano acquistato azioni per un valore di 400mila euro, come riferito da Askanews. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PONTRE MORANDI: LE TRE IMPRESE CHE LO RICOSTRUIRANNO
E’ atteso oggi pomeriggio l’annuncio ufficiale in merito all’impresa che ricostruirà il ponte Morandi di Genova. Fonti molto autorevoli, fra cui l’agenzia Ansa e il Corriere della Sera, hanno di fatto anticipato il nome dell’azienda che avrà il compito di riportare in vita il viadotto del Polcevera, precisamente la Salini Impregilo, in collaborazione con Italferr e Fincantieri, trittico di aziende italiane, fra le più note del nostro paese e con una grande esperienza e tradizione nel settore. Cerchiamo di fornire qualche info a quei pochi che ancora non le conoscessero, a cominciare dalla Salini. Si tratta di un’azienda che opera nel campo delle costruzioni e dell’ingegneria, le cui sede principali si trovano a Roma e a Milano. Il gruppo nasce negli anni 50, ma come lo conosciamo ora prende vita nel 2011 e ufficializzato nel 2014, quando la Salini Spa viene incorporata nella Impregilo Spa. Moltissime le opere realizzate nel tempo, fra cui l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, la Pedemontana Lombarda, la linea M4 della metropolitana milanese, la linea del treno ad alta velocità Torino-Milano, ma anche l’ampliamento del canale di Panama, una linea metropolitana a Copenaghen, una diga in Islanda e molti altri interessanti quanto maestosi progetti. Un’impresa solida che vanta un fatturato di 6.5 miliardi di euro e un utile netto superiore ai 117 milioni.
ECCO LE IMPRESE CHE RICOSTRUIRANNO IL PONTE MORANDI
Assieme a Salini ci sarà anche Italferr a costruire il ponte Morandi, un’azienda facente parte al 100% del gruppo di Ferrovie dello Stato Italiane, considerata la più grande azienda di ingegneria italiana nel campo dei trasporti. Italferr è l’ente che supervisiona, coordina e progetta la realizzazione delle linee dei treni ad alta velocità italiani, ed è stata inoltre la direttrice dei lavori in occasione dell’Expo di Milano del 2015. Numerose le opere realizzate, anche all’estero, fra cui la prima del 1987, la metropolitana di Lima, in Perù. Il fatturato di Italferr è pari a 177.9 milioni di euro, mentre l’utile netto registrato nel 2017 è stato di 4.2 milioni. Infine alla rinascita del ponte Morandi contribuirà anche Fincantieri, altra impresa ben nota nel panorama italiano. Opera da anni nel settore dei cantieri navali, ed è considerata una delle più importanti al mondo nel suo campo. Da mesi si associa il nome dell’azienda con sede a Trieste alla ricostruzione del Morandi, vista la sua vicinanza al porto di Genova. Inoltre, all’interno di Fincantieri si “nasconde” Infrastructure, una controllata che progetta e costruisce ponti, oltre che grattacieli e porti, in tutto il mondo.