Inchiesta-bis sulla morte di Alessandro Elisei, il bambino di 11 anni annegato il 3 ottobre del 2016 nel canale di via Campo Salino a Maccarese. La riapertura è stata disposta dal gip Francesco Filocamo della procura di Civitavecchia. A convincere il giudice a respingere la richiesta di archiviazione avanzata dal pm è stato proprio l’intervento dell’avvocato Andrea Rossi, difensori dei genitori del bambino. Nell’istanza di opposizione ha indicato in che modo può essere recuperato il video che mostra gli ultimi istanti di vita del bambino. Ma ha anche suggerito, qualora ciò non fosse possibile, chi potrebbe raccontare cosa si vede nelle immagini relative a qualche momento prima della tragedia. Nell’inchiesta si procede con l’ipotesi di omicidio volontario, ma senza indagati. Il reato è stato formulato, come riportato dal Corriere della Sera, per permettere agli investigatori di verificare ogni tipo di scenario. Ne ha parlato lo stesso avvocato ai microfoni di “Chi l’ha visto” nella puntata di oggi.



ALESSANDRO ELISEI, UN VIDEO AL CENTRO DELL’INCHIESTA-BIS

«Abbiamo rilevato incongruenze tra quanto riferito dai testimoni, quindi ci siamo opposti alla richiesta di archiviazione. Il giudice ha quindi disposto nuove indagini per capire cosa c’è in quel video», ha dichiarato l’avvocato Andrea Rossi a “Chi l’ha visto”. Ci sono infatti due versioni completamente diverse sul contenuto del video. «Alcuni dicono che contengono le immagini del canale, altri no. Questo video sarebbe stato rimosso dal cellulare e da YouTube». Le indagini in qualche modo non sono state mai interrotte, ma ora ripartono dalla necessità di rinvenire il filmato. «Ci sono strade diverse: il video è stato condiviso su WhatsApp e YouTube quindi bisogna cercare lì», ha aggiunto il legale, il quale ha ribadito che il fascicolo aperto per omicidio volontario è al momento a carico di ignoti. La questione del video nasce dalla dichiarazione di una compagna di classe di Alessandro Elisei, secondo cui un ragazzino, presente sul posto, avrebbe fatto un video del bambino mentre è nel canale. La clip sarebbe stata girata su un gruppo WhatsApp e caricata su YouTube, ma il fratello maggiore di questo ragazzo avrebbe cancellato dalla chat e dalla rete il filmato per «sistemare il pasticcio fatto dal fratellino».

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