Fratel Biagio Conte, missionario laico impegnato in un pellegrinaggio a Santiago de Compostela, si è visto negare l’alloggio in un ostello poiché senza soldi. Deciso a non togliere un posto caldo ad altri bisognosi, l’originario di Palermo ha dormito per ben 4 notti all’addiaccio, all’esterno della cattedrale galiziana. Una condizione che ha portato fratel Biagio a riflettere sulle sofferenze provate da tanti migranti in questi anni. Da qui la decisione di inviare una lettera alla sua Palermo e più in generale all’Italia: “Sono molto preoccupato per l’ Italia e per le decisioni che ultimamente sta decretando nel prendere una posizione più dura con leggi e decreti che rischiano di penalizzare tantissimo i cittadini stranieri. Ricordiamo che l’Italia è stata sempre attenta e sensibile ai tanti problemi sociali sia per quelli locali e anche per quelli che vengono da lontano cioè da altre nazioni soprattutto quelle più povere.
Ricordiamoci che l’Italia è una nazione che nella storia ha suoi cittadini presenti in tutto il mondo a causa dei momenti difficili che abbiamo attraversato. Ricordiamoci che siamo migranti in tantissime nazioni del mondo e non possiamo dimenticare che, nei millenni, dalla nostra terra sono passati tantissimi popoli, chi nel bene chi nel male, ma hanno costruito e in ogni modo rafforzato la nostra Italia rendendola bella e sempre più accogliente“.
FRATEL BIAGIO CONTE: “NON COSTRUIAMO MURI”
La lettera di Fratel Biagio Conte prosegue:”Anche oggi viviamo l’arrivo dei popoli soprattutto quelli più bisognosi e in tutto questo non deve essere visto un disegno negativo ma positivo e di grande arricchimento culturale, storico e sociale. L’incontro e la comunione dei popoli è un profondo disegno del buon Dio. Anche i non credenti sentono e sanno che la storia si ripete e che la comunione con i popoli è una preziosa risorsa. E sappiate che questi non sono invasori ma invasi e chiedono un aiuto, un soccorso per una vita più dignitosa e umana“. Il missionario si rivolge al Paese:”Carissima Italia e responsabili tutti non possiamo permetterci di indurirci, di alzare muri che fomentano l’egoismo e l’indifferenza.Abbattiamo tutto ciò che ci divide e ci allontana dalla verità e dal nostro simile. Italia! non indurire le leggi ma ammorbidiamole aprendo il nostro cuore e realizzando delle nuove leggi che vengano al più presto incontro ai tantissimi locali e non, ai tanti che sono bisognosi di una vita più dignitosa e giusta, soprattutto per chi non ha una casa e per chi rischia di perderla, per chi non ha un lavoro e per chi cade in disgrazia o perde la speranza. È nostro dovere costruire un mondo più giusto e veritiero non possiamo demolire e cancellare la storia ma ricostruirla è migliorarla tutti insieme: istituzioni, chiesa, le diverse culture, anche i non credenti, abbattendo così insieme quei muri che ci separano e progredendo nella pace, nella giustizia e nella speranza“. Fratel Biagio Conte conclude:”Grazie Italia. Pace e Speranza. Fratel Biagio, piccolo servo inutile“.