La situazione dei migranti da 10 giorni nel Mediterraneo in attesa di un posto sicuro si è finalmente sbloccata solo ieri. Gli undici salvati dal peschereccio spagnolo Nuestra Madre Loreto al largo della Libia, alla fine sono stati presi in carico dalla guardia costiera di Malta chiudendo definitivamente la drammatica odissea. Nonostante questo però, il governo della Valletta ha subito tenuto a chiarire che “dopo le valutazioni mediche saranno tutti trasferiti in Spagna”. Durissime le parole del fondatore di Proactiva Open Arms, Oscar Camps, che su Twitter aveva denunciato la situazione parlando della gestione dei migranti e definendola “tardiva, cattiva e senza scrupoli, giocando con la sicurezza delle persone” e con “rischi elevati” per l’equipaggio. In merito alla Spagna, il Paese è divenuto nel 2018 la principale porta di ingresso dei migranti in Europa, prima dell’Italia, ma la rotta del Mediterraneo centrale resta comunque la più pericolosa. La Spagna aveva già accolto la nave Aquarius respinta da Italia e Malta e tre volte l’Open Arms ma lo scorso settembre aveva rifiutato un ritorno dell’Aquarius preferendo negoziare con altri Stati europei la ripartizione dei migranti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA VALLETTA ‘VINCE’ LO SCONTRO CON MADRID
Il Ministro degli Interni di Malta, Michael Farrugia, ha annunciato su Twitter che i 12 migranti giunti a La Valletta sul peschereccio spagnolo verranno subito trasferiti a Madrid: «c’è già un accordo con Madrid e saranno tutti trasferiti, dopo gli accertamenti medici», ha confermato il “Salvini maltese” dopo lo scontro avvenuto a distanza con Open Arms e soprattutto il Governo Sanchez. Questa mattina le navi della missione umanitaria congiunta – cui fanno parte, oltre alla Ong spagnola, anche United4Med e Mare Jonio – hanno assistito all’intera vicenda del peschereccio Nuestra Madre de Loreto fornendo un prezioso aiuto tecnico, legale e logistico alla nave spagnola carica dei 12 migranti raccolti in mare aperto. Il Governo socialista di Madrid intanto ha spiegato come «la politica migratoria europea deve essere comune e che tutti dobbiamo rispettare le norme internazionali e comunitarie».
LA SPAGNA DOVRÀ ACCOGLIERLI
Ha avuto finalmente fine l’odissea in mare aperto per gli 11 migranti salvati da un gommone a largo della Libia e presi in carico dal peschereccio spagnolo Nuestra Madre Loreto il 22 novembre. Dopo un lungo braccio di ferro Malta ha acconsentito a farli sbarcare nel porto di Haywharf ma come riporta il quotidiano “Times of Malta” le persone sbarcate sull’isola, nove adulti e due minorenni, dopo una trattativa fra Madrid e La Valletta si è deciso che i migranti saranno trasportati in territorio spagnolo. Una decisione che potrebbe avere delle ripercussioni non da poco anche a livello elettorale. Come ricordato da “Il Giornale”, proprio oggi in Spagna si vota in Andalusia, regione considerata tradizionalmente un feudo rosso ma da tempo principale via d’accesso dei migranti. La politica dell’accoglienza potrebbe provocare degli scossoni anche in una zona tradizionalmente di sinistra. Non a caso i sondaggi parlano di un possibile ingresso dell’ultra-destra nel parlamento locale. (agg. di Dario D’Angelo)
MALTA APRE PORTO A 11 MIGRANTI SALVATI
Un nuovo sbarco di un peschereccio, nuove polemiche e sempre i migranti al “centro” delle discussioni tra Paesi: questa volta non è l’Italia al centro della disfida, ma per il resto ci sono tutti i “consueti” dettagli della crisi migratoria di questi ultimi mesi dopo la politica dei porti chiusi anti-Ong a Malta e in Italia. È approdato a La Valletta il peschereccio Nuestra Madre de Loreto (di chiara origina spagnola, ndr) che vagava nel Mediterraneo da una settimana con 11 migranti a bordo (di cui 2 minori) tutti salvati da un unico naufragio di un pericolosissimo viaggio del barcone in pieno inverno nelle gelide acque del Mediterraneo. La nave era in primo luogo diretta verso la Spagna (visto che comunque in Italia e Malta la politica dei “porti chiusi” prosegue anche dopo l’estate), scortata dalla Ong Open Arms ma nelle ultime ore qualcosa è cambiato: il comandante del peschereccio nella tarda serata di ieri – visto il maltempo in arrivo – ha diretto il peschereccio verso la Spagna. Nella notte però le condizioni meteo sono peggiorate e di molto, il che ha convinto la guardia costiera spagnola ad assumersi la responsabilità di mandare il peschereccio a Malta.
MADRID REPLICA A POLEMICHE: “MALTA PORTO SICURO”
Come spiega Repubblica nel focus sul peschereccio approdato a La Valletta in queste ore, la nave è arrivata nelle acque di competenza dell’isola ma è stata bloccata subito da una nave militare. «Solo dopo alcune ore di trattativa, i maltesi hanno annunciato che avrebbero acconsentito al trasbordo dei migranti», spiegano le fonti di Open Arms che intavola una nuova discussione con il Governo spagnolo per aver mandato i migranti a Malta: «Il governo ora dice a #NuestraMadreLoreto di dirigersi verso Malta. In ritardo, cattivi e senza scrupoli: giocano con la sicurezza di persone che sono state 10 giorni senza notizie e hanno affrontato una tempesta dura, una persona è stata evacuata da un elicottero e l’intero equipaggio ha corso un rischio molto alto», scrive su Twitter il fondatore della ong Open Arms Oscar Camps. Immediata la replica di Madrid, «Sin dal primo momento, il governo si è impegnato affinché l’imbarcazione potesse raggiungere un porto sicuro e vicino» spiega la vicepremier Carmen Calvo.