Il 2 dicembre sembra essere la giornata terribile per i roghi in tutta Italia: l’ultimo è l’incendio avvenuto in provincia di Sassari, a Porto Torres, dal bilancio già tragico dopo che le fiamme hanno avvolto un intero appartamento in una palazzina di tre piani appena dopo le 4 del mattino. “Raggiunge” il rogo dell’oleodotto sulla Roma-Civitavecchia (dove si teme purtroppo un mezzo disastro ambientale, ndr) e l’incendio nel tendopoli di migranti a San Ferdinando in Calabria: il fuoco invece scoppiato in Sardegna ha fin da subito evidenziato il gravissimo e drammatico bilancio fatto di una vittima, un giovanissimo 25enne di nome Gaviniccio Cau, e la mamma di 56 anni Anna Bono è invece stata trovata in gravi condizioni dai Vigili del Fuoco entrati in azione. Ora è ricoverata a Sassari per una fortissima intossicazione, la stessa che purtroppo è costata la vita al figlio 25enne (come riporta La Nuova Sardegna).



INCENDIO PORTO TORRES, SALVA MA GRAVE LA MADRE 56ENNE

I pompieri sono stati avvisati questa mattina prestissimo da un carabinieri che si è accordo dell’incendio che stava divampando al terzo piano della palazzina in piena Porto Torres: le famiglie presenti nelle altre abitazioni per fortuna sono state fatte uscire ed evacuare rapidamente, evitando quella che poteva essere una vera e propria carneficina in piena notte nella fredda Sardegna. Lo stesso carabiniere dopo aver chiamato i soccorsi è entrato in azione assieme ai Vigili del Fuoco per trarre in salvo la donna ora in prognosi riservata: nell’incendio sassarese è deceduto anche il cagnolino della famiglia. Inutili i tentativi di rianimare il padrone Gaviniccio, morto per arresto cardiocircolatorio per l’inalazione del fumo dopo le fiamme divampate per diversi minuti nel loro appartamento, ancora senza una vera causa che spieghi il gravissimo rogo.



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