Avrebbe potuto compiere una strage il ragazzino che questa mattina ha lanciato alcune bottiglie molotov all’interno dell’istituto Rosselli di Aprilia. Si è presentato a scuola con due zaini, uno sulle spalle e uno in mano, con otto bottiglie incendiarie all’interno perfettamente confezionate. Non sono deflagrate perché non c’era benzina ma liquido infiammabile “accelerante”, forse di quello usato per le stufe. La fattura delle bombe, il numero e il fatto che contenessero materiale metallico e avessero come innesco delle piccole cariche esplosive, tipo raudi, fa propendere, secondo Il Messaggero, per il fatto che il 15enne potesse compiere una strage o comunque fare più danni di quelli che si sono verificati nell’aula di informatica. Lo studente è trattenuto nella caserma del reparto territoriale di Aprilia in attesa delle decisioni del magistrato. Il caso è infatti seguito dalla Procura presso il tribunale per i minorenni. Al momento la pista più accreditata da parte dei carabinieri resta quella della vendetta contro atti di bullismo subiti dal giovane. Stando a quanto emerso, il 15enne, in conseguenza ai continui atti di bullismo nei suoi confronti, aveva perso anche un anno scolastico. (agg. di Silvana Palazzo)



“DANNI LIMITATI”

Dopo quanto accaduto a Palermo, le azioni di un altro minorenne avrebbero potuto causare un dramma ad Aprilia, dove un quindicenne ha lanciato molotov nell’istituto in cui studiava: fortunatamente nessun ferito, come confermato dal colonnello Vitagliano. Ecco le sue parole ai microfoni dei cronisti presenti sul posto: «Stamattina alle 8.20 ci hanno segnalato delle esplosioni all’interno della scuola: siamo subito intervenuti e abbiamo scoperto che questo minore di 15 anni era entrato a scuola con delle bottiglie di vino ripiene di materiale infiammabile. Ne ha lanciate tre, facendo alcuni limitati danni materiale, ed è stato bloccato dai carabinieri della radiomobile di Aprilia che sono intervenuti subito sul posto». Aggiunge il colonnello: «Sul resto mi riservo di approfondire. Non ci sono feriti e non ci siano altre persone coinvolte nell’attività. E’ un ragazzo che studia in questo istituto. Ha detto qualcosa? Non posso dare informazioni». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“LA GIORNATA POTEVA ESSERE MOLTO PIU’ TRAGICA”

Minuti di paura all’istituto Rosselli di via Carroceto ad Aprilia, dove uno studente ha lanciato due molotov provocando un incendio. E’ stata sfiorata la tragedia, ma sono stati registrati feriti, come confermato dalla dirigente scolastica ai microfoni di Latina Oggi: «Fortunatamente stanno tutto bene, non è successo niente di grave: sarebbe potuta andare molto peggio e la giornata poteva essere molto più tragica. Non ci sono feriti, ma siamo molto scossi: adesso ci riuniamo perché abbiamo bisogno di rielaborare quanto accaduto e capire quanto successo». E aggiunge sullo studente fermato dagli agenti, secondo le prime ricostruzioni vittima di bullismo: «Potrebbero esserci nostre responsabilità, non penso poiché lo studente non aveva dato alcun di problematiche gravi. Era successo qualcosa qualche giorno fa rispetto a un’interrogazione: non si era presentato e sembra che i compagni avessero fatto pesare questa cosa. Sono dinamiche abbastanza di routine a livello scolastico: ora ci riuniremo per cercare di capire se c’era qualche segnale che non siamo stati in grado di cogliere». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



STUDENTE LANCIA DUE MOLOTOV A SCUOLA

Attimi di terrore vissuti questa mattina in una scuola di Aprilia. Presso l’istituto d’istruzione superiore, Carlo e Nello Rosselli, un ragazzo ha fatto esplodere due bombe Molotov e dei petardi, provocando il panico fra gli studenti e i professori. L’episodio, come riferisce l’edizione online del Messaggero, è avvenuto quest’oggi alle ore 8:00, mentre gli alunni e gli insegnanti stavano entrando in classe, e il protagonista in negativo è un ragazzo, un ex studente che era stato bocciato. L’aggressore, stando ai molteplici testimoni che hanno assistito alla scena, avrebbe urlato improvvisamente qualcosa, per poi far esplodere due bombe e lanciare per terra dei petardi. Subito si è creato un fuggi-fuggi generale, con le persone sul posto prese dal panico, e nel contempo è stato lanciato l’allarme. Sul luogo dell’esplosione sono giunti pochi minuti dopo i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Aprilia, nonché l’ambulanza del 118 e la Polizia Locale, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito ne coinvolto in qualche modo nelle esplosioni.

PAURA PRESSO LA SCUOLA ROSSELLI DI APRILIA

Il ragazzo, che pare abbia dei problemi di salute, indossava una tuta mimetica ed è stato immediatamente fermato dai carabinieri che l’hanno portato presso la caserma di via Tiberio per interrogarlo e capire il perché del folle gesto che avrebbe potuto provocare dei gravi feriti. Al momento sono in corso gli accertamenti e la scuola superiore di via Carroceto è stata evacuata per precauzione, per evitare che possano esplodere eventuali altri ordigni piazzati al suo interno. Dopo il lancio delle due Molotov, (bombe “fai da te” realizzabili riempiendo una bottiglia con della benzina, e creando un innesto che di solito è uno straccio imbevuto con lo stesso carburante), si è creato un principio di incendio presso il Rosselli, ma le fiamme sono state subito domate dai pompieri. Secondo un’altra versione circolante, pare che l’aggressore sia uno studente del secondo anno che è entrato in scuola, si è cambiato presso i bagni, ha indossato la mimetica, ed ha poi fatto esplodere le due bombe giustificandosi dicendo che era bullizzato.