Continua ad essere avvolta nel mistero la scomparsa di Mattia Mingarelli, il 30enne di Albavilla (provincia di Como), sparito in Valmalenco lo scorso venerdì 7 dicembre. Il ragazzo, in montagna per il ponte dell’Immacolata con il suo fido cane, non si trova da quel giorno, e al momento gli inquirenti non sembrano escludere alcuna ipotesi, anche quella dell’omicidio. L’ultimo ad averlo visto in vita sembrerebbe essere Giorgio Del Zoppo, gestore del rifugio Ai Barchi. Oggi la trasmissione Chi l’ha Visto?, di Rai Tre, è tornata sulla vicenda di Mattia, intervistando proprio il signor Giorgio: «Quel giorno è venuto da me due volte, la prima alle 15:30 circa. Abbiamo bevuto qualcosa poi è tornato verso le 18:00, e abbiamo fatto un aperitivo fino alle 19:30, quando è andato via. Era venuto da me perché mi aveva chiesto una camera per il 30 e il 31 dicembre. Noi non ci conoscevamo – specifica Del Zoppo – ci siamo visti una volta due anni fa e poi quel venerdì».
MATTIA MINGARELLI SCOMPARSO IN VALMALENCO
Quindi Mattia scompare, poi, il giorno dopo, accade qualcosa: «Il mattino dopo – prosegue Del Zoppo nel suo racconto – ho trovato vicino al rifugio un telefonino: appena l’ho visto l’ho portato in casa, e aveva sospetti che fosse quello di Mattia visto che gliel’avevo visto il giorno prima. Ho visto che era spento quindi l’ho messo in carica, ma la sim era bloccata». A questo punto il discorso di Del Zoppo si fa un po’ “strano”: «Ho inserito la mia sim nel telefono ed ho ricevuto un messaggio da un 338: l’ho richiamato ed era il padre di Mattia che lo stava cercando, e gli ho detto che il suo telefono ce l’avevo io. Dopo di che – conclude il suo racconto – sono andato a casa di Mattia per portargli il telefono, ma lui non c’era». Del Zoppo è stato sentito come persona informata dei fatti, non è indagato ma la sua testimonianza è al vaglio degli inquirenti. I carabinieri subacquei stanno cercando Mattia sul fondale del lago ghiacciato Palù, sempre in Valmalenco.