Un clochard di Palermo di 56 anni, Aid Abdellah, per tutti noto come Aldo, è stato ucciso due notti fa da un minorenne rom di soli 16 anni. Voleva rubargli i soldi, e dopo avergli tirato una sprangata in testa, gli ha portato i 25 euro che aveva in tasca. Un omicidio che ha lasciato molta amarezza e tristezza nelle molte persone che conoscevano Aldo, a cominciare da Vanessa, la titolare del bar che lavorava proprio di fronte a dove il senza tetto è stato ucciso, e che ogni giorno prendeva il caffè con lui: «Aspettava me la mattina per fare colazione – racconta ai microfoni di “Chi l’ha Visto?” la giovane – l’ho trovato io, lunedì mattina: quando sono arrivata era ancora qui che dormiva e mi sono impensierita, c’erano le sue cose tutte scombinate e lui era scoperto.. l’ho chiamato ma non mi ha risposto e il gatto era qui che cercava di svegliarlo». La giovane aggiunge con la voce rotta dalla commozione: «Mi mancherà tutto di lui, lo rimproveravo, lo prendevo in giro, mi mancherà tutto…». Tutti i commercianti e gli abitanti del posto stanno organizzando una colletta per pagare il funerale, e nel contempo hanno rivolto un appello al comune affinché venga concesso un posto al cimitero per il povero Aldo: «Chiediamo solo un posto al cimitero – dice ancora Vanessa – per il funerale invece ci pensiamo noi, tutto qui». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CLOCHARD DI PALERMO: DOMANI I FUNERALI
Si terranno domani mattina i funerali di Ald Abdellah Aldo, il clochard ucciso a Palermo da un 16enne romeno per appena 25 euro. Si valuterà nelle prossime ore se sarà l’amministrazione comunale a pagare le spese o una sottoscrizione di commercianti, che hanno raccolto soldi per l’ultimo saluto al francese senza dimora. Attualmente la salma si trova all’obitorio dell’ospedale Policlinico, con il luogo del delitto che è stato visitato da centinaia di persone: in particolare, sottolinea il Giornale di Sicilia, dai volontari dell’associazione Gli Angeli della Notte, che lo hanno assistito in questi anni. Ecco le parole di Giuseppe Li Vigni: «Sono stati giorni dolorosi. Anche oggi siamo stati accanto al nostro amico e fratello. È stata uccisa una persona buona che non chiedeva mai nulla e aveva tanto da raccontare». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
UCCISO PER 25 EURO
Il clochard di Palermo è stato ucciso per soldi. Aid Abdellah, pittore francese senza tetto di 56 anni, da tutti conosciuto come Aldo, è stato ammazzato domenica notte sotto i portici di piazzale Ungheria a Palermo, per pochi spiccioli. A confessare l’omicidio è stato il 16enne rom interrogato nella giornata di ieri e quindi posto in stato di fermo, incastrato dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. «Non volevo ucciderlo», le parole del ragazzino fermato. Il minorenne ha colpito il clochard mentre dormiva con una spranga, e gli ha poi portato via i soldi, 25 euro. Probabilmente le intenzioni del rom erano realmente di non ammazzare Aldo, resta comunque la gravità del gesto e nel contempo la stupidità, visto che, se si è in cerca di soldi, non si deruba senza dubbio un clochard, una persona che dorme su giacigli di fortuna. Il 16enne si trova al momento in stato di fermo presso il centro di prima accoglienza di Malaspina in attesa della convalida, e con lui vi era anche un altro rom, un ragazzino di soli 12 anni, la cui posizione va ancora chiarita. Quella dell’uccisione del clochard di Palermo è senza dubbio una delle notizie più cruente di oggi, assieme alla madre romana che si è gettata nel Tevere, forse assieme alle due gemelle di soli 6 mesi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CLOCHARD UCCISO A PALERMO: E’ STATO UN 16ENNE ROM
Svolta nell’indagine in merito all’omicidio del clochard di Palermo, trovato senza vita durante la notte di domenica scorsa. Per l’assassinio di Aid Abdellah, francese di 56 anni, è stato arrestato un ragazzino rom di appena sedici anni. Il giovane era stato interrogato per ore nella giornata di mercoledì, e al termine del “colloquio” sono scattate le manette. Al rom si è giunti tramite la visione dei filmati delle telecamere di sicurezza presenti in zona, in cui si notava appunto la presenza del 16enne, assieme ad un altro rom di appena 12 anni. Dopo l’individuazione del 16enne è stata perquisita l’abitazione dello stesso ed è stato disposto dal sostituto procuratore Daniele Sansone, il sequestro di alcuni oggetti e indumenti. Aid Abdellah (da molti conosciuto come Aldo), stava dormendo su un giaciglio di cartoni in piazzale Ungheria, a Palermo, quando è stato aggredito dal rom che l’ha colpito alla testa.
CLOCHARD UCCISO A PALERMO: FERMATO 16ENNE
Il 16enne è stato portato presso il centro di prima accoglienza di Palermo, mentre per il ragazzino più piccolo sono ancora oscure le sorti, anche perché bisognerà prima accertare la sua responsabilità nell’assassinio. Non è la prima volta che accadono episodi di questo tipo ai danni dei clochard. Lo scorso settembre, ad esempio, un senza tetto venne trovato senza vita a Roma dopo essere stato sgozzato a seguito di una lite per futili motivi. Pochi mesi prima, sempre nella capitale, un altro clochard ucciso dopo una furiosa litigata. Poco più di un mese fa, invece, a Milano, un uomo senza fissa dimora è stato trovato morto assiderato a causa delle bassissime temperature durante la notte meneghina: questa volta, ad uccidere, è stato il freddo. Tutti precedenti che testimoniano quanto sia pericoloso vivere all’aria aperta, senza quattro mura che possono ripararti non soltanto dalle intemperie, ma anche e soprattutto dai malintenzionati.