Negli ultimi mesi, il caso relativo strage di Erba, uno dei fatti più cruenti della recente cronaca italiana, è stato al centro di numerose trasmissioni televisive. Ad inaugurare la scia di documentari, servizi e speciali relativi a quanto avvenuto l’11 dicembre 2006 nel piccolo centro del Comasco, fu Tutta la Verità, il documentario trasmesso sul Nove, scritto e ideato da Fulvio Benelli con Cristiano Barbarossa, che lo scorso 10 aprile dedicò un’intera puntata alla strage di Erba nella quale morirono quattro persone, tra cui un bambino. Poi fu la volta della trasmissione Le Iene, che oltre a mettere in dubbio la colpevolezza di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due coniugi condannati all’ergastolo, diede voce anche alle dichiarazioni dell’uomo, vicino di casa, riconosciuto anche dall’unico sopravvissuto, Mario Frigerio. Infine Storie Maledette, il programma di Franca Leosini, che nei giorni scorsi ha dedicato uno speciale al caso di cronaca, dando spazio però al “cuore ferito della strage di Erba”, ed intervistando i fratelli Castagna che nella strage persero la sorella Raffaella, il nipotino Youssef Marzouk e la mamma Paola Galli. Proprio nel corso del programma di Raitre, il documentario di Nove è tornato al centro dell’attenzione. Parlando di Tutta la Verità, infatti, i fratelli Castagna la definiscono una “brutta trasmissione televisiva” che scosse molto il padre. “Per ora dico brutta perché c’è un procedimento penale in corso, ma molto brutta e pesante nei confronti di tutta la mia famiglia”, aveva detto Pietro Castagna. Oggi, TvBlog.it ha voluto dare il diritto di replica proprio a Fulvio Benelli, autore di quel documentario finito al centro della polemica.



LA STRAGE DI ERBA SECONDO FULVIO BENELLI

I fratelli Castagna la trasmissione di Nove di non aver realmente compreso il dolore che si cela dietro la strage di Erba. Benelli, replicando alle loro parole su TvBlog, si è augurato davvero che possa presto esserci un “vento revisionista” in merito alla vicenda di cronaca ma “in senso giudiziario”. “Noi abbiamo messo sotto la lente d’ingrandimento chi ha fatto quelle inchieste e oggi quelle persone ne stanno rispondendo davanti al ministero di Grazia e Giustizia. Chi ci dà degli eversivi, è eversivo e non se ne rende conto”, ha commentato l’autore. A sua detta, parlare oggi di vento revisionista da parte della stampa, “fa un po’ sorridere, perché è il ministero che sta appunto avviando un’ispezione su quello che è già stato compiutoerba”, nonostante le tre sentenze di 26 giudici. Poi Benelli ha voluto difendersi spiegando che nel suo documentario non vi è alcuna opinione ma solo fatti, compresi documenti mai andati a processo. Contro la famiglia Castagna si è detto tanto, sin dall’inizio del caso, e la stessa Leosini ha parlato di “fango che mani sporche hanno gettato”. L’autore di Tutta la Verità però, ha negato di aver mai detto qualcosa contro la famiglia delle tre vittime. “Noi non abbiamo nulla contro la famiglia Castagna e i primi sorpresi della loro rabbia siamo proprio noi”, ha detto. A suo dire, per tre volte i Castagna avrebbero rifiutato una intervista da loro richiesta. “Questo è un aspetto importante perché noi avremmo voluto porre loro molte domande”, ha aggiunto. “Siamo stati subito attaccati e questo ci stupisce perché noi, per assurdo, volevamo aiutare la famiglia Castagna a vederci chiaro in questa vicenda. Dovrebbe interessare anche loro. Non dico che ci aspettavamo un ringraziamento, ma quasi”, ha proseguito. Intanto la famiglia Castagna ha annunciato un procedimento nei confronti degli autori del documentario di Nove anche se, secondo Benelli, “a noi – dopo nove mesi – nessuno ci ha fatto avere nulla”. Commentando Storie Maledette ha parlato di “occasione sprecata”, mentre su Le Iene, “si sono ispirati al nostro lavoro”.



BEPPE CASTAGNA CONTRO FULVIO BENELLI

Dopo l’intervista a Fulvio Benelli per TvBlog, non è mancata la replica di Beppe Castagna: “Abbia pazienza sig. Benelli, l’esposto alla Procura della repubblica l’abbiamo fatto e come dice giustamente anche lei i tempi della giustizia sono quelli che sono e sono convinto che anche nei confronti suoi e dei suoi colleghi Giustizia verrà fatta”, ha tuonato uno dei parenti delle vittime della strage di Erba. Benelli ha controreplicato dicendosi tranquillo alla luce della correttezza del proprio lavoro ma in caso contrario si è detto pronto ad un incontro in tribunale: “Sarà l’occasione per incontrarla finalmente di persona e fare insieme chiarezza sul ruolo della verità e della giustizia nel nostro Paese”. Per Castagna però non c’è stata alcuna archiviazione: “Il carattere diffamatorio del lavoro suo e del suo collega, il fratello del cantante, non è una nostra invenzione o sensazione, ma di molti. E sì, anch’io non vedo l’ora di vederla in tribunale, sarà l’occasione per mandarla ancora a quel paese, ma di persona”, ha chiosato Beppe Castagna.

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