Il 21 dicembre è il giorno dedicato alla commemorazione di San Pietro Canisio, primo gesuita germanico e considerato dottore della Chiesa. Pieter Kanijs nasce a Nimega, nei Paesi Bassi, l’8 maggio 1521. Figlio del borgomastro della città, grazie a questo privilegio ereditario ha fin da subito la possibilità di studiare diritto canonico presso un’Università di Lovanio e diritto civile in un’altra a Colonia, due dei centri più prestigiosi della Germania. Durante questo periodo, matura in lui la consapevolezza di un’attitudine maggiore verso la teologia, piuttosto che per la professione di avvocato. Quindi, si avvicina alla religione. Passa buona parte del suo tempo all’interno del monastero dei certosini e inizia a leggere il testo relativo agli Esercizi spirituali che è stato letto poco tempo prima da Sant’Ignazio di Loyola. Tali attività rappresentano per lui la svolta definitiva verso la fede. Infatti, l’8 maggio 1543, Pietro entra a far parte dell’ordine dei gesuiti in qualità di ottavo membro, il primo germanico.
LA SUA VITA E LA STORIA
Assume un ruolo molto importante nella nascita della Controriforma tedesca, rendendo il paese a prevalenza cattolica e affrontando le dottrine protestanti. Nel 1547, viene invitato dal vescovo di Augusta a prendere parte al Concilio di Trento e diventa sia consigliere del pontefice, sia il teologo ufficiale del cardinale Otto Truchsess von Waldburg. Viene nominato rettore dell’Università di Ingolstadt e amministra la diocesi di Vienna, ma non lascia mai in secondo piano la sua fervente attività nell’ambito della Controriforma. Nel 1555, esce il suo catechismo denominato Summa doctrinae christianae, che verrà poi ristampato centinaia di volte già durante la vita di Pietro. La sua gentilezza viene apprezzata sia dai fedeli che dalle alte cariche, così come la sua apertura verso pensieri religiosi diversi, mai considerati come eresie. Viene ricondotto in Germania per circa trent’anni e rifiuta il ruolo di cardinale, prima di fondare a Friburgo, in Svizzera, il collegio Sankt Michael. Muore proprio nella cittadina elvetica il 21 dicembre 1597, all’età di 76 anni. La salma di Pietro Canisio viene posta proprio nella chiesa universitaria di Sankt Michael. Viene beatificato nel 1869 per opera del papa Pio IX, mentre la sua canonizzazione risale al 1925 grazie a Pio XI. Viene subito nominato quale dottore della Chiesa e la sua memoria liturgica viene fissata per il 21 dicembre, anche se in Germania è commemorato il 27 aprile di ogni anno.
Il 21 dicembre è incentrato anche sul ricordo di diverse altre figure religiose molto rilevanti. Tra queste, vanno segnalati il martire Sant’Anastasio il Giovane, il mercedario Beato Daniele dell’Annunziata, il sacerdote francescano e martire Beato Gabriel Olivares Roda, l’altro martire San Glicerio di Nicomedia, il profeta San Michea, il religioso e fondatore Beato Pietro Friedhofen e il martire San Temistocle di Licia.