Due navi delle Ong, la Open Arms e la Sea Watch, hanno chiesto aiuto all’Italia ma il governo del Belpaese ha ribadito la propria posizione: i porti sono chiusi. Rifiuto che ovviamente non è piaciuto alle stesse imbarcazioni, a cominciare dalla Open Arms, che parlando nelle scorse ore ai microfoni dell’agenzia Adnkronos ha ammesso: «I viveri stanno finendo, le coperte non bastano per tutti e fa molto freddo. Questa notte un ragazzo è stato portato a Lampedusa dalla Guardia Costiera italiana per una infezione cutanea aggressiva. Su Salvini c’è poco da commentare, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità nei confronti della storia, noi continueremo a fare il nostro lavoro e ad aiutare le persone in difficoltà». Dicevamo anche della Sea Watch, altra imbarcazione “rimbalzata” dal vice presidente del consiglio: «Sea Watch 3 – scrive Salvini sui social – altra nave di un’altra Ong (bandiera olandese) chiede di portare in Italia decine di immigrati. La mia risposta non cambia: i porti italiani sono chiusi, stop al traffico di esseri umani!». Sulla Sea Watch vi sono 33 migranti soccorsi al largo della Libia: «Abbiamo urgenza di sbarcare per portare queste persone al sicuro e perchè – sottolinea la Ong – il diritto marittimo lo prevede». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MIGRANTI, IL COMMENTO DI SALVINI

Sarà la Spagna ad accogliere i 300 migranti salvati nel mar Mediterraneo dalla nave Ong Open Arms di cui facevano parte anche un neonato e una donna bisognosi di cure mediche e sbarcati a Malta. A togliere d’impaccio l’Europa in quella che è stata ribattezzata “emergenza di Natale” saranno dunque le autorità di Madrid che, da quanto riferisce Rai News, hanno già indicato ad Open Arms il porto in cui sbarcare. Intanto pochi minuti fa il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha voluto replicare alle dichiarazioni di Oscar Camps, fondatore della Ong protagonista del soccorso in mare nelle acque libiche, che dinanzi all’annuncio di “porti chiusi” del leader della Lega aveva affermato:”La tua retorica, il tuo messaggio, come tutto in questa vita finirà. Però sappi che tra qualche decennio i tuoi discendenti si vergogneranno di quello ciò che fai e che dici“. Parole dure alla quale Salvini ha risposto su Twitter:”Queste maledizioni per me sono auguri di #Natale. Tanto qui in Italia questa nave Ong NON SBARCA. Mandiamo un bacione collettivo ai rosiconi sinistri???“. (agg. di Dario D’Angelo)



MIGRANTI, RIBELLI M5S CONTRO SALVINI

Matteo Salvini ha annunciato porti chiusi per la Open Arms e non sono mancate le critiche al ministro dell’Interno, a partire da Laura Boldrini. E tornano alla carica i ribelli del Movimento 5 Stelle, già contro il decreto sicurezza. I dissidenti sono tornati alla carica, a partire dalla senatrice Laura Fattori: «I porti non sono chiusi e un eventuale decisione non spetta a Salvini». Queste, a Adnkronos, le parole del comandante De Falco: «Questo episodio dimostra la necessità di avere una condivisione europea del fenomeno. Condivisione che non riusciamo ad avere se non attraverso istanze sovranazionali e internazionali. Ovviamente, nel momento in cui l’Italia vuole far valere la propria posizione, deve presentarsi in quelle sedi istituzionali e lì ottenere l’adesione degli altri Paesi, così come era stato fatto per un paio d’anni partecipando attivamente e intelligentemente ai lavori del Global Compact per l’immigrazione. Non è ragionevole aver disertato il tavolo di Marrakech». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



INSULTI A SALVINI

La Open Arms, nave della Ong che ha soccorso 300 migranti al largo della Libia, si trova al momento nell’area Sar del mar Mediterraneo centrale, in attesa di conoscere il proprio destino. Malta ha negato l’approdo e lo stesso ha fatto l’Italia, come ha ribadito senza troppi giri di parole il ministro dell’interno, Matteo Salvini. Al titolare del Viminale ha voluto replicare Gino Strada, il fondatore di Emergency, e successivamente ne è nata una querelle a distanza anche con Oscar Camps, il fondatore di ProActiva Open Arms: «Matteo Salvini – scrive su Twitter – la tua retorica e il tuo messaggio, come tutto in questa vita finirà. Però sappi che tra qualche decennio i tuoi discendenti si vergogneranno di ciò che fai e che dici». Il leader leghista ha voluto a sua volta controbattere a Camps, cinguettando: «Ora dalla Ong spagnola con nave battente bandiera spagnola ricevo anche maledizioni sui miei figli. Confermo: porti italiani sono CHIUSI. Gli italiani mi hanno mandato al governo per difendere i confini e fermare il business dell’immigrazione clandestina. VADO AVANTI. #OpenArms». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

OPEN ARMS: EMERGENZA DI NATALE

Emergenza di Natale per i migranti soccorsi in mare dalla nave ong spagnola Open Arms. Dopo aver soccorso mamme e bambine presenti a bordo, tra cui anche il neonato Sam, il quesito è lo stesso di sempre: chi si farà carico della richiesta di sbarco? Dopo il diniego di Matteo Salvini, che ha ricordato come da parte dell’Italia i porti resteranno chiusi, è arrivata veemente la replica di Gino Strada, fondatore di Emergency, che come riporta Il Fatto Quotidiano ha tuonato: “In linea con tutte le dichiarazioni precedenti” del ministro, “la solita volgarità, assenza di umanità, il solito bullismo nell’affrontare quelle che sono tragedie per altre persone. Spero che reagiscano in molti, che comincino a farsi sentire. Io, personalmente, non ne posso più di leggere giornali su Salvini con chi canta o con chi va a letto. Piuttosto si dedicassero di più a recuperare i 49 milioni della Lega e destinarli ai migranti”. Il ministro dell’Interno deciderà di rispondere a Gino Strada? (agg. di Dario D’Angelo)

MIGRANTI, OPEN ARMS SALVA 300 MIGRANTI

Più di trecento migranti africani provenienti da tre diverse imbarcazioni, salpate da Homs, in Libia, sono stati tratti in salvo nel Mediterraneo dalla nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms, coordinata dalla Guardia costiera maltese. Come riportato da Rai News, Malta è intervenuta in risposta alla richiesta di evacuazione medica urgente lanciata dalla nave Open Arms. A destare preoccupazioni erano soprattutto le condizioni di un bambino, il piccolo Sam, nato tre giorni fa sulla spiaggia in Libia prima di essere caricato a bordo delle imbarcazioni di ventura sulle quali i migranti salgono alla ricerca di un futuro migliore in Europa. Assieme a lui altre decine di persone, con annessi tutti i dubbi e le preoccupazioni del caso sulle scarse condizioni igieniche e sul freddo del Mar Mediterraneo a dicembre, con le quali il neonato ha dovuto convivere in questi due giorni prima di essere soccorso.

MIGRANTI SALVATI NEL MEDITERRANEO, NEONATO TRASPORTATO IN ELICOTTERO

Dopo l’allarme lanciato dalla Ong Proactiva Open Arms e raccolto dalla Guardia Costiera di Malta, il piccolo Sam – secondo quanto scrive il quotidiano spagnolo El Diario – è stato evacuato, insieme alla madre, con un elicottero. A bordo restano oltre 300 migranti, in attesa di ricevere indicazioni su un porto sicuro dove farli sbarcare. Da questo punto di vista Matteo Salvini ha chiarito la posizione italiana: “La nave Open Arms, di Ong spagnola con bandiera spagnola, ha raccolto 200 immigrati e ha chiesto un porto italiano per farli sbarcare, dopo che Malta (dopo aver fatto giustamente sbarcare una donna e un bambino) ha detto di no. La mia risposta è chiara: i porti italiani sono chiusi! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita“. Fra le persone soccorse ci sono anche decine di donne e almeno cinque bambini.