Manifesti di Matteo Salvini appeso a testa in giù sull’albero in piazza Matteotti, a Imola. Questa la scena a cui hanno assistito questa mattina, alla vigilia di Natale, gli imolesi mentre passeggiavano nel cuore del centro storico. I volantini, che probabilmente sono stati affissi nel corso della notte, sono spuntati numerosi sull’albero di Natale e sul vicino orsetto gigante, entrambi sistemati dal Comune di Imola per il Natale 2018, ma nessuno è firmato. Almeno per ora non c’è nessuna rivendicazione del gesto, un macabro riferimento a piazzale Loreto. Ma inevitabilmente si possono trovare analogie con manifesti simili, dedicati sempre al ministro dell’Interno, apparsi a Imola durante la scorsa campagna elettorale. Non è la prima volta infatti che Salvini deve fare i conti con questo tipo di gesti. In quel caso però i manifesti erano accompagnati dalla scritta “Lega stretto” e dal cappio al collo al vicepremier. Stavolta la scritta scelta è “L’appeso”. Sull’episodio indagano i Carabinieri, come riportato da BolognaToday: sono stati chiamati da un cittadino e che hanno sequestrato una sessantina di volantini.



IMOLA, SALVINI “APPESO” ALL’ALBERO A TESTA IN GIÙ

La vicenda dei manifesti di Matteo Salvini a testa in giù sull’albero in piazza, a Imola, ha inevitabilmente innescato una bufera politica. «Sono disgustato da quanto accaduto. Non può essere considerata una goliardata», il commento del deputato leghista Gianni Tonelli, riportato dal Resto del Carlino. «Sono gli stessi che tutti i giorni inneggiano a una deriva antidemocratica, ma poi non rispettano le idee degli altri e anzi si prestano a diventare il braccio armato di quelle lobby che vorrebbero combattere», ha proseguito Tonelli. Il deputato della Lega ha definito gli autori del gesto «sacche che hanno sempre avuto protezione dalla sinistra, e oggi invece si ritrovano scoperte e reagiscono in questa maniera deplorevole». E poi ha concluso: «Spero che la condanna sia unanime». Sul caso interviene anche la senatrice bolognese della Lega Lucia Borgonzoni che ha pubblicato su Facebook le foto delle vignette: «Mi auguro che vengano messi in galera per un po’ ‘sti poveracci….così da schiarirgli le idee».



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