Nuovo incidente stradale dagli esiti drammatici sulle strade cittadine italiane. L’ultimo è stato segnalato a Roma nella serata di domenica 23 dicembre: una donna di 73 anni è stata travolta ed uccisa. A riportare la terribile notizia è Corriere.it che ha localizzato l’incidente mortale tra viale Aventino e via di San Saba. La vittima sarebbe stata investita da una Toyota Auris ma l’impatto è stato così violento da non lasciare scampo all’anziana. Sul posto sono prontamente giunti i vigili urbani insieme ad una ambulanza dell’Ares 118. Ai sanitari il triste compito di decretare il decesso della donna. Sulla vicenda sono già in corso le indagini della municipale intenzionata a fare luce sulla drammatica dinamica e accertare così le eventuali responsabilità anche se già sarebbe emersa una prima ricostruzione. Secondo le indiscrezioni, pare che la donna stesse attraversando la strada quando è sopraggiunta la vettura che poi l’ha travolta provocandone il decesso. Il sinistro sarebbe avvenuto proprio all’incontro delle due strade ed alla guida dell’auto coinvolta ci sarebbe un uomo di 76 anni.
DONNA TRAVOLTA E UCCISA A ROMA: NON AVREBBE SENTITO L’AUTO ELETTRICA
Dopo l’incidente avvenuto ieri a Roma e nel quale una donna di 73 anni è stata travolta e uccisa, sono in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica. Non è infatti del tutto chiaro per chi il semaforo fosse verde al momento del sinistro. Secondo i vigili urbani, però, il pedone potrebbe essere passato con il rosso anche se per confermarlo occorreranno ulteriori accertamenti. Il sospetto inoltre è che l’auto fosse ibrida e che al momento dell’incidente stesse marciando in modalità elettrica e dunque silenziosa. Probabilmente proprio per tale ragione la vittima potrebbe non aver sentito il suo arrivo quando è stata travolta. Nella Capitale, dall’inizio dell’anno sono stati purtroppo registrati 156 morti in incidenti stradali e solo a dicembre sono stati circa una decina i casi. In media si parla di un morto ogni due giorni, un bilancio oltremodo tragico e che vede in metà dei casi persone decedute mentre viaggiavano in moto e scooter. Tra le vittime circa venti sono invece pedoni.