Ha fatto il giro del web la storia della noventenne invalida di Merano che ha chiamato i Carabinieri per chiedere un po’ di compagnia. Una storia di solitudine che ricalca da vicino quelle già lette in passato, un fenomeno che cresce con il passare del tempo per svariati fattori. E piovono elogi per gli agenti intervenuti presso l’abitazione della signora per manifestare la loro vicinanza. Ecco le parole su Twitter di Emilia Rosati: «Non possiamo permettere che la solitudine diventi un dolore sordo e disperato. Apriamo le nostre porte, torniamo a praticare quei gesti che appartengono ai tempi in cui sfiducia e sospetto». E pochi minuti fa è arrivato il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha ringraziato i carabinieri di Merano sui social network: «Presidiare il territorio vuole dire anche questo. Grazie!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
La toccante storia di Merano
Il giorno di Natale, come tutte le feste, amplifica la solitudine di chi vive la sua quotidianità senza nessuno attorno. E’ questa la storia di una 90enne che oggi, 25 dicembre, ha chiamato i Carabinieri per farle compagnia. Lo racconta Il Messaggero nella sua versione online dove si evidenzia la storia di una donna 90enne e invalida che ha deciso di chiamare i Carabinieri per cercare di trovare una soluzione alla sua solitudine. La donna di Merano ha manifestato la sua solitudini: “Voglio solo parlare un po’, sono sola e i miei figli sono lontani”. I Carabinieri si sono commossi delle parole della donna e hanno deciso così di raggiungere casa sua, allertando poi i servizi sociali del Comune di Merano per cercare di risolvere la situazione. Al momento non sono prevenute altre informazioni in merito alla signora e al perché in una giornata come il Natale i suoi figli fossero lontani. Non che questo sia un capo d’accusa, anche perché potrebbero semplicemente lavorare all’estero, visto che la donna ha sottolineato che erano lontani.
90enne sola a Natale chiama i Carabinieri per farle compagnia: quando le feste amplificano il dolore
Le feste amplificano il dolore e lo dimostra la storia della signora 90enne di Merano che ha chiamato i Carabinieri per farle compagnia. Una recente ricerca ha confermato come durante la Vigilia di Natale si verifichi il picco di infarti. Si parla addirittura di un picco di rischio che sale al 37% con un aumento complessivo degli episodi cardiovascolari durante le festività natalizie in generale. Proprio la solitudine è uno degli stress emotivi che favoriscono di più questi problemi di salute. Lo studio è stato effettuato in Svezia monitorando 300mila casi di infarti avvenuti tra il 1998 e il 2013 proprio nel paese scandinavo e sono stati confrontati con grandi eventi sportivi e festività, venendo a capo di questa percentuale. Per fortuna la signora di Merano ha avuto l’appoggio dei Carabinieri che si sono presi cura di lei, portandole l’affetto di cui aveva bisogno e passando del tempo con lei. La speranza ora è che i servizi sociali facciano qualcosa di più.