Una bambina di appena 10 mesi, Leticia Gyamsi, è morta lo scorso 13 dicembre presso l’ospedale di Padova dopo essere stata ricoverata d’urgenza su richiesta dell’ospedale di Pordenone. Il caso nei giorni scorsi aveva provocato dolore e sconcerto per le modalità con le quali era stato trattato dagli stessi medici che inizialmente avevano parlato di sospetta gastroenterite. L’autopsia ha fatto definitivamente chiarezza spiegando che ad uccidere la piccola sarebbe stata invece una emorragia intestinale evidentemente non compresa in tempo da chi di dovere. Per questo, come riporta oggi l’agenzia di stampa Ansa, tre medici friulani sono stati indagati per morte della bimba. La procura di Padova che segue il caso ha aperto un fascicolo per omicidio colposo ma avrebbe anche posto all’attenzione un fatto emblematico. La vittima, infatti, sarebbe stata dimessa per ben tre volte per poi morire a causa di una brutta emorragia intestinale. I genitori della piccola, infatti, in diverse occasioni si erano recati all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone lamentando le sofferenze della loro bimba per poi essere sempre rispediti a casa con la piccola dimessa.



BIMBA DIMESSA PER TRE VOLTE: MORTA. LA RABBIA DEI GENITORI

Dopo essere stata dimessa in tre differenti circostanze e dopo giorni di agonia, la piccola Leticia Gyamsi, di appena 10 mesi, è morta. La Procura di Padova ha ora indagato due medici del Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Pordenone (le specialiste Giulia Ventura, di Udine, e Maria Manfrida, di Pordenone) e il pediatra della famiglia Sergio Masotti, di Cordenons ed ha anche provveduto al sequestro delle cartelle cliniche ed all’esame autoptico compiuto sulla vittima. Secondo le accuse, i medici friulani avrebbero visitato la bambina in due occasioni nei giorni precedenti il decesso senza mai intervenire alla luce dell’emorragia intestinale in corso di natura batterica o virale (entro due mesi sarà depositato l’esito dell’autopsia). Ad inizio dicembre, i genitori della piccola morte – di origini ghanesi ma in Italia da diversi anni – avevano manifestato grande preoccupazione per una serie di sintomi quali vomito e dissenteria continua. Ora sono gli stessi genitori, come riporta Il Gazzettino, a manifestare grande rabbia per la perdita della loro piccola per la quale chiedono sia fatta giustizia: “Neanche in Africa un bambino muore così”.

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