«Bloccheremo i mutui» e «più poteri ai sindaci»: così i vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio in visita a Catania dopo l’eruzione dell’Etna. Tutti gli sfollati avranno un tetto, la «situazione è sotto controllo» aggiunge il ministro dell’Interno. Il capo politico del Movimento 5 Stelle ha sottolineato che «la messa a norma degli edifici deve avvenire il prima possibile». E aggiunge: «Se ci sarà il bisogno di un decreto legge per velocizzare procedure e semplificare norme, il governo non avrà alcun problema». Continua, come riporta Repubblica: «Sono arrivate gia’ 1.600 richieste di sopralluogo che stiamo eseguendo grazie al lavoro congiunto con le autorita’ e istituzioni interessate. Nella legge di bilancio sono stati stanziati fondi anche per gli adeguamenti antisismici: il nostro obiettivo e’ dare il massimo contributo per fare ritornare alla normalita’ le famiglie». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



ERUZIONE ETNA, 28 FERITI

28 feriti e 370 sfollati: questo il bilancio dell’eruzione dell’Etna, con il vulcano che ha messo in ginocchio la Sicilia. L’eruzione del vulcano di tre giorni fa ha causato danni ingenti: ad Aci Platani, frazione di Acireale, dieci famiglie sono state fatte evacuate dalle loro abitazioni per la presenza di una faglia sulla strada. Un evento collegato con l’attività sismica ed eruttiva dell’Etna. Intervenuto a Radio Anch’io, il numero uno della Protezione Civile Angelo Borrelli ha commentato: «La situazione dei feriti è tranquilli, non abbiamo feriti gravi: dieci sono stati trasportati in ospedale, diciotto si sono recati nelle strutture ospedaliere con i propri mezzi. Un altro ferito, un ultra 80enne, ha avuto la sindrome di schiacciamento. Abbiamo ricevuto 1600 richieste di sopralluogo da parte dei residenti: questa notte abbiamo ospitato circa 370 persone, 323 negli alberghi 45 nelle palestre e 37 in una struttura per anziani».



ERUZIONE ETNA, IL PUNTO DI BORRELLI

Prosegue Angelo Borrelli, parlando delle polemiche sul terremoto di Catania: «L’allerta c’era, ma i terremoti non si prevedono: l’allerta è stata alzata, già da settembre c’era allerta gialla. Dal 24 dicembre abbiamo registrato un aumento della sismicità, la scossa delle 3.19 è stata isolata rispetto a quello che era il trend. Poi, naturalmente, i terremoti non si possono prevedere». Mario Mattia, primo tecnologo dell’Ingv di Catania, ha aggiunto a Tpi: «Scosse legate all’attività dell’Etna? I terremoti sono legati alla fratturazione rigida delle rocce. Sono le faglie, ovvero lineazioni della crosta sulle quali si accumulano tensioni che vengono violentemente rilasciate, a causare i terremoti. Tuttavia, durante l’intrusione di una “lama” di lava (quello che è successo il 24 dicembre) vengono prodotti terremoti legati proprio alla violenta e veloce risalita del magma».

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