Si chiama Biagio Capacchione il titolare di un’officina a Baronissi (Salerno) ucciso in agguato sotto casa con otto colpi di arma da fuoco: è mistero sul delitto avvenuto poco dopo le ore 8 di questa mattina, con gli inquirenti che stanno cercando di ricostruire al dettaglio tutto quanto successo dalla sera di Santo Stefano in poi, con il 63enne titolare imprenditore di una officina nel Salernitano che ha trovato tragicamente la morte dopo diversi colpi di fucile. L’uomo non è morto sul colpo, spiega Sky Tg24 ma è rimasto ferito per diversi minuti sotto la sua abitazione mentre la moglie sotto choc provava a chiamare l’ambulanza: pare, addirittura, che prima di morire Capacchione abbia rivelato il nome del suo assassino alla consorte e ora sono scattate le ricerche del presunto kiler in tutta l’area del Salernitano. Pare che lo sfondo del delitto sia da ricercare nell’ambito lavorativo e non sarebbe invece un omicidio di camorra, come invece poteva sembrare dai primissimi elementi raccolti.
IL MISTERO SULL’OMICIDIO DI BIAGIO CAPACCHIONE
«Siamo sconvolti, pare si tratti di un collega imprenditore attivo nello stesso ramo», spiega ai cronisti il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante: un delitto assurdo in pieno mattino, davanti praticamente agli occhi della moglie. «Il dramma è ancora più accentuato se si pensa che la vittima, prima di morire, avrebbe indicato alla moglie il nome del suo omicida che è un nostro concittadino e sarebbe, se è vero, un suo concorrente professionale», spiega ancora il primo cittadino di Baronissi. Biiagio Capacchione era molto noto nella zona, titolare dell’officina meccanica Cimep: è morto al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. «È una tragedia che colpisce la nostra tranquilla comunità. Siamo vicini alla famiglia e sappiamo che le forze dell’ordine sono già sulle tracce dell’omicida», conclude il sindaco Valiante.