E’ morto il 70enne paziente dell’istituto per anziani Palazzolo, fondazione Don Gnocchi, interessato da un incendio nella giornata di ieri. L’anziano era rimasto ferito in maniera grave, con ustioni su gran parte del corpo, e dopo 16 ore di agonia, come riferito da Repubblica, è deceduto. Era stato lui stesso a provocare il rogo nella struttura, dopo essersi acceso una sigaretta nonostante l’assoluto divieto e nonostante il 70enne fosse attaccato alla macchina dell’ossigeno. Il paziente, infermo e con problemi respiratori, si trovava nella sua stanza al secondo piano della casa di cura, e attorno alle ore 22:00 è stato investito da una devastante fiammata causata dai fumi esalati dalla sigaretta che si stava fumando. Il fuoco lo aveva investito in pieno, provocandogli ustioni del secondo e terzo grado in particolare al tronco e al volto. Portato disperatamente in ospedale, il paziente è morto diverse ore dopo per via delle gravi ferite. Nel contempo erano stati evacuati altri 8 anziani che si trovavano nel piano incendiato, trasferiti in altro reparto della stessa struttura. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



INCENDIO IN ISTITUTO PER ANZIANI A MILANO

Dopo l’incendio all’Istituto Palazzolo Don Gnocchi è stato stimato come non sia affatto rosea la situazione generale delle case di riposo non solo a Milano ma in tutta Italia: funzionanti e con ottimo personale, aumentano anche negli ultimi anni, ma sono i posti letto ad essere sempre in “inferiorità” rispetto all’esigenza di una popolazione sempre più “anziana” e con necessità di accudimento che solo 15 anni fa non vi era. «In Italia il numero delle case di riposo è cresciuto del 30% in dieci anni ma con solo in media 1 posto letto ogni 41 anziani, un deficit ancora troppo ampio rispetto a richieste in aumento nonostante rette che vanno dai 1.500 ai 3.000 euro al mese», stimano da Uecoop, l’Unione Europea delle Cooperative in base agli ultimi dati forniti da Sistan. L’incendio di oggi, per fortuna on conseguenze “minori” rispetto alle aspettative, ha sollevato di nuovo l’attenzione delle cronache su una situazione troppo spesso sottovalutata ma di forte impatto sociale specie nelle classi più fragili della nostra popolazione. (agg. di Niccolò Magnani)



18 FERITI

L’istituto Palazzolo, gestito dalla Fondazione Don Gnocchi, è sotto choc per quanto successo questa notte che avrebbe potuto generare un’autentica strage: si parla di 18 feriti e uno grave, probabilmente l’anziano che ha lasciato per sbaglio la sigaretta accesa, ma il bilancio poteva essere assai più grave. L’intero reparto della Rsa in zona Portello a Milano, dopo l’incendio delle scorse ore, è stato ovviamente evacuato completamente dai vigili del fuoco e le operazioni di spegnimento delle alte fiamme si è concluso circa dopo la mezzanotte. La residenza sanitaria assistita ospitava, al momento dell’incendio di Via Palazzolo, 40 persone tutte evacuate e salvate dai pompieri e dalle ambulanze corse repentine questa notte: si attendono gli sviluppi delle indagini per capire se la causa di tutto fosse effettivamente la sigaretta o se vi sia un principio di dolo nel rogo scoppiato in piena notte in centro a Milano. (agg. di Niccolò Magnani)



FIAMME NELL’ISTITUTO DON GNOCCHI

Nella tarda serata di giovedì 27 dicembre è divampato un incendio presso una struttura per anziani di Milano. L’episodio, riportato in queste ore dai principali quotidiani, si è verificato precisamente presso l’istituto Don Gnocchi in via Palazzolo, una struttura medica per anziani lungodegenti, e il rogo avrebbe ferito in maniera molto grave un paziente. In totale sono rimaste coinvolte nell’incendio 18 persone, di cui una trasportata in codice rosso (il ferito di cui sopra), una in giallo e le restanti 15 in codice verde con ferite lievi. Il ferito più grave, un uomo di 70 anni, è stato ricoverato presso l’ospedale milanese Niguarda (è in prognosi riservata) ed avrebbe riportato ustioni su varie parti del corpo, in particolare sul volto, mentre tutti gli altri avrebbero riscontrato problemi alle vie respiratorie a causa del fumo inalato dopo l’incendio. A far sviluppare le fiamme, stando alle prime indiscrezioni, una sigaretta lasciata accesa in una delle camere del secondo piano, la stessa dove si trovava il paziente più grave: probabilmente l’anziano ha fumato di nascosto e si è poi dimenticato la sigaretta accesa scatenando l’inferno.

INCENDIO IN STRUTTURA PER ANZIANI: GRAVE UN 70ENNE

Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno liberato le persone intrappolate e nel contempo spento il rogo e fatto evacuare l’intero secondo piano del Don Gnocchi, dove si trovavano al momento dell’incendio circa una quarantina di pazienti. Dopo la richiesta dei soccorsi, l’agenzia regionale emergenza e urgenza della Lombardia ha attivato la procedura di maxi-emergenza inviando sul posto ben tredici ambulanze e tre auto mediche, vista la numerosa mole di feriti critici. Tutti i pazienti evacuati sono stati trasferiti in un reparto vicino della stessa struttura. Stando a quanto riferito dai carabinieri, che stanno conducendo tutti gli accertamenti del caso, l’uomo ricoverato al Niguarda si troverebbe al momento in condizioni stabili.