Roma, non si placa l’emergenza rifiuti e il sindaco Virginia Raggi valuta le contromisure. Secondo quanto riportano i colleghi de Il Tempo, la prima cittadina del Movimento 5 Stelle ha promosso un’indagine interna per mettere in luce eventuali zone d’ombra nella gestione della raccolta della spazzatura sull’intero territorio del Comune. Un’indagine su Ama che potrebbe segnare una svolta su uno dei problemi più critici della Capitale, amplificato dal recente incendio al deposito di rifiuti. Virginia Raggi si è posta l’obiettivo di stilare un report sugli ultimi due anni di attività di Ama da presentare alla Procura della Repubblica, che attende le informative dei vigili del fuoco sui roghi dei cassonetti registrati nell’ultimo periodo.



PREMIER CONTE: “ROMA TORNI LA VETRINA DEL PAESE”

E a prendere le distanze sul caos rifiuti nella Capitale è il premier Giuseppe Conte, secondo il quale «il governo non ha responsabilità diretta». Il possibile commissariamento di Roma è solo «una provocazione», ha spiegato il presidente del Consiglio, che ha invocato poteri sagomati per l’amministrazione: Il Messaggero parla del modello città-regione in stile Berlino. Secondo le ultime indiscrezioni, da gennaio dovrebbe partire l’interlocaluzione tra il Campidoglio e l’esecutivo per iniziare a mettere in fila le priorità. «Roma torni la vetrina del Paese», il monito di Conte, che ha aggiunto: «I rifiuti sono un problema per Roma, riguardano Regione e Comune e il governo indirettamente, ma il ministro dell’Ambiente è già a disposizione, già lo è stato sul recente incendio che ha provocato disagi. C’è un programma per i rifiuti, la sindaca Raggi non si sottrae».

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