Caos a Roma: tre delle quattro scale mobili della Metro A si sono bloccate nella stazione Barberini. Sono risultate inaccessibili o immobili, quindi è scoppiato il caos con migliaia di viaggiatori costretti ad accedere ai binari usando un’unica scala, e peraltro non più in movimento. Non solo nella stazione Barberini non ci sono scale normali per scendere fino alla banchina, ma dal 23 ottobre scorso si riversano anche molti pendolari che non possono usare la stazione Repubblica, dove quel giorno cedette una delle scale mobili sotto i piedi dei tifosi del Cska Mosca e registrarono decine di feriti, alcuni anche gravi. Nella stazione Barberini l’unica scala mobile accessibile è utilizzabile solo come scala “normale” da metà pomeriggio, proprio quando è più intenso il flusso dei viaggiatori quando rientrano da lavoro. La stazione non è stata chiusa, ma per raggiungere il livello inferiore della stazione della Metro A serve tantissimo tempo.
METRO A ROMA, TRE DELLE 4 SCALE MOBILI SI BLOCCANO A BARBERINI
Tutti in fila nella stazione Barberini della Metro A di Roma fino all’imbuto di quell’unica scala immobile. L’accesso è di fatto impossibile per disabili e molti anziani, ma va in forte difficoltà anche chi ha bambini con sé. Inoltre, essendo aperta la stazione, diventa difficile per chi rinuncia tornare all’uscita andando in senso opposto a chi scende. «Un disservizio che ha creato un caos enorme con file all’ingresso e all’uscita della stazione della metropolitana. Oltre al disservizio è evidente che vi è un rischio per l’incolumità degli utenti», ha dichiarato Piergiorgio Benvenuti, presidente nazionale del Movimento Ecoitaliasolidale. E nel suo intervento fa riferimento proprio all’episodio che coinvolse i tifosi del Cska Mosca: «Eppure questa volta non ci sono tifosi scalmanati, non ci sono sostenitori di calcio ubriachi di birra, ma i disservizi continuano ad esserci simili». Ma benvenuti parla anche di «un trasporto ormai al collasso non più adeguato ad una Capitale Europea con valenza turistica internazionale come Roma».