Nuove scosse di terremoto in provincia di Catania. Fra la serata di ieri e l’alba di oggi, si sono verificati nuovi movimenti tellurici di lieve entità, (valore massimo 3.4 gradi sulla scala Richter), che non hanno provocato feriti ma che hanno reso complicata la nottata di molti residenti della zona, già spaventati dopo il terremoto di Santo Stefano. «Le scosse sono dovute all’attività vulcanica dell’Etna indubbiamente – le parole di Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale geologi, rilasciate ai microfoni de Il Sole 24 Oreanche la profondità a solo un km dalla superficie fa capire chiaramente che si tratta di terremoti di origine vulcanica e non sismica». Complicato riuscire a prevedere in anticipo il sisma, una piaga contro cui gli esperti combattono da sempre: «Purtroppo su queste cose non è possibile fare delle previsioni – aggiunge – come diciamo sempre noi è il motivo per cui è necessaria la prevenzione. Lo sciame sismico è in corso, come è in corso anche l’eruzione». Secondo l’esperto non sono da escludere altre scosse nelle prossime ore: «Possiamo aspettarci che ci siano ancora delle scosse di una certa entità, avvertite dalla popolazione. Ovviamente l’auspicio di tutti noi è che lo sciame sismico vada rapidamente a regredire, ma non abbiamo nessuna certezza in merito». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO CATANIA: ALTRE DUE SCOSSE NELLA NOTTE

Continuano le scosse di terremoto in quel di Catania, alle pendici dell’Etna. Dopo il sisma registrato nella tarda serata di ieri di magnitudo 3.4, durante la notte appena passata, quella fra domenica 30 e lunedì 31 dicembre, la terra ha tremato nuovamente in Sicilia. La sala di Catania dell’Ingv, l’istituto di geofisica e vulcanologia, ha registrato un tremolio alle ore 5:40 di oggi di magnitudo 2.4, di lieve entità. I comuni più vicini all’epicentro sono quelli di Ragalna, Biancavilla e Adrano. In precedenza, poco dopo la mezzanotte, alle 00:28, un altro terremoto, sempre di 2.4 gradi sulla scala Richter, nei comuni di Zafferana Etnea (già interessata dalle precedenti scosse), nonché di Milo Santa Venerina. Sta quindi continuando l’attività del vulcano Etna, che si è risvegliato alla vigilia di Natale, e che ha provocato una serie di sisma fra cui quello di 4.8 gradi dello scorso 26 dicembre. Non si segnalano comunque nuovi danni a cose o persone, ma la zona resta monitorata con attenzione viste le numerose case pericolanti. L’aeroporto di Catania non è stato chiuso. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO CATANIA: NUOVA SCOSSA DI M 3.4

Continua lo sciame sismico in provincia di Catania con un’altra scossa di terremoto alle ore 19.30 a 11 chilometri a nord di Ragalna. Oltre a questo comune nei pressi dell’epicentro l’altro comune è quello di Zafferana Etnea. Stavolta la scossa è stata di 3.4 Magnitudo, la più forte di un’altra giornata di grande paura nella provincia siciliana. La scossa si è avvertita anche sulla costa e a Giarre visto che l’epicentro ad appena due chilometri dalla superficie terrestre ha permesso a questa di espandersi per molti chilometri in orizzontale. La popolazione catanese è scossa da questi continui sismi con la chiara paura che se ne possa avvertire un altro molto forte come questo da un momento all’altro. Per fortuna però per ora non sono stati segnalati danni a cose o a persone con la speranza che non ci siano feriti. Arriveranno altri aggiornamenti in merito al terremoto anche nelle prossime ore. (agg. di Matteo Fantozzi)



TORNA LA PAURA

Torna la paura a Catania per l’Etna e la sua attività eruttiva dopo il terremoto di magnitudo 3.4 sulla scala Richter registrato alle pendici del vulcano. Secondo quanto riportato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il sisma ha visto il suo epicentro nel punto di coordinate geografiche corrispondente a latitudine 37.73 e longitudine 14.94, ovvero a 11 km dal comune di Ragalna, in provincia di Catania. L’ipocentro è molto superficiale: 2 km di profondità nel sottosuolo. Come riferito da Il Corriere della Sera, nessun danno a cose e persone è stato segnalato ma è stata tanta la paura in ragione del “risveglio” dell’Etna, che negli ultimi giorni ha provocato una lunga serie di movimenti tellurici responsabili di danni ad alcune abitazioni del Catanese. (agg. di Dario D’Angelo)

CATANIA, SFOLLATI SONO 784

Nuovo terremoto registratosi nella notte appena passata a Catania. Un doppio sisma di magnitudo 2.9 ha colpito due zone alle pendici dell’Etna, le stesse già interessate dal terremoto di 4.9 gradi registrato lo scorso 26 dicembre. Fortunatamente la nuova scossa non ha provocato danni a persone e o cose, ma il catanese continua ad essere monitorato dalla protezione civile e dai vigili del fuoco, visto che vi sono alcune case pericolanti che potrebbero cadere da un momento all’altro. Intanto sono stati aggiornati i dati relativi agli sfollati, che sono saliti a 784, come riferito da Angelo Borrelli, capo dipartimento della Protezione civile, dopo una riunione del Centro coordinamento soccorsi tenutasi ieri a Catania. 658 persone sono al momento ospiti presso strutture alberghiere, mentre i restanti 124 hanno trovato sistemazione autonoma e due persone si trovano invece in una struttura pubblica. Nella giornata di ieri si è recato nelle zone terremotate il presidente della regione siciliana, Nello Musumeci, e nei prossimi giorni sono attesi 120 militari per garantire la sicurezza e evitare atti di sciacallaggio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CATANIA, NUOVO TERREMOTO NELLA NOTTE

Nuovo terremoto nella notte in provincia di Catania, alle pendici dell’Etna. La terra torna a tremare in Sicilia con due scosse di magnitudo 2.9 registrate dall’istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv), nella sala catanese. Il primo sisma è avvenuto poco dopo la mezzanotte, precisamente alle 00:36, mentre il secondo, nel cuore della notte fra sabato 29 e domenica 30 dicembre, alle ore 4:12. Due terremoti che hanno avuto come epicentro Adrano (a una profondità di 6 km), il primo, e Ragalna e Zafferana Etnea (con profondità di 1 km), il secondo, paesi già coinvolti nella scossa della serata di Natale di 4.9 gradi sulla scala Richter. Al momento non si segnalano danni alle cose o alle persone, ma è logico pensare che la popolazione locale abbia vissuto attimi di paura e terrore, alla luce proprio dei continui tremolii in quella zona dell’Italia da una settimana a questa parte. Tutta colpa ovviamente del vulcano catanese, che sta continuando ad eruttare, e che scuote la terra attorno a se.

TERREMOTO CATANIA M 2.9

Resta da capire se la doppia scossa avvenuta questa notte sia uno sciame sismico come conseguenza del terremoto di Natale o se sia invece semplicemente l’inizio di una nuova attività. Un’Italia che ha tremato anche in altre zone nella notte da poco passata, visto che un’altra scossa di lieve entità è stata registrata dalla sala dell’Ingv di Roma, precisamente nella zona est della provincia della capitale: un terremoto di magnitudo 3.2 alle ore 00:52 di oggi. Il sisma, stando ai dati registrati, ha avuto un ipocentro (la sua profondità) di 10 km, mentre l’epicentro è stato localizzato fra Gallicano nel Lazio e Colonna. Anche in questo caso non si hanno notizie di danni a cose e/o persone, anche se la scossa è stata avvertita in maniera indistinta dalla popolazione locale.