La notte di Capodanno 2019 si avvicina, milioni di italiani si preparano al cenone per dare l’addio al 2018 e dare il benvenuto al nuovo anno. E non mancheranno sicuramente in tavola cotechino e lenticchie, una delle tradizioni più in voga nel nostro Paese. Ma da cosa arriva questa usanza? Amalfi Notizie sottolinea che parliamo di un rito che unisce l’abbondanza di un salume, con il cotechino che viene a volte sostituito dallo zampone, al significato intrinseco del primo legume coltivato nella storia. La lenticchia infatti venne raccolta per la prima volta cinque mila anni fa secondo alcuni storici e non va sottovalutato l’aspetto sociale-religioso: uno dei più significativi chiama in causa l’Antico Testamento, con l’episodio del piatto di lenticchie tra Esaù e Giacobbe. Oltre al piacere gustativo, cotechino e lenticchie, secondo i Romani le lenticchie rappresentavano il legume come un investimento per i mesi a venire e, dunque, un augurio di buona sorte.
COTECHINO E LENTICCHIE, TRADIZIONE IN CRESCITA
Una tradizione molto importante e che gli italiani rispetteranno in massa secondo i dati di Coldiretti: le lenticchie saranno presenti nell’86 per cento dei menu. Le più comuni? Da quelle del Castelluccio di Norcia Igp passando a quelle di S.Stefano di Sessanio (Abruzzo), senza dimenticare quelle di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio). Cotechino e zampone saranno invece presenti sul 72 per cento delle tavole italiane: secondo una stima, verranno serviti 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi. Anche in questo caso, la scelta è molto variegata: da quelli di Modena Igp a quelli artigianali, acquistati da allevatori, aziende e mercati.