A Pomeriggio 5 ha parlato il marito della dottoressa aggredita a Crotone con un cacciavite, salvata solo grazie all’intervento di un ambulante marocchino, Mustapha. “Mia moglie in questo momento non sta bene, ha subito un’aggressione terribile, l’intento era di uccidere”, ha spiegato il marito che ha descritto l’inaudita violenza con la quale sarebbe stata aggredita. Al momento la donna sarebbe sotto choc sebbene sia tenuta sotto cura in ospedale. L’aggressore l’avrebbe colpita con ferocia “sulla testa, al collo, dove il cacciavite è penetrato nel muscolo, e poi sullo sterno, sul braccio, fino a quando non è intervenuto Mustapha”. La dottoressa è stata aggredita nella parte alta del corpo, “l’intenzione era di ucciderla”, ha ribadito il marito. Poi la parola è passata a Mustapha, anche lui in collegamento con Pomeriggio 5: “quando ho sentito urlare lui era già sopra di lei, pensavo fosse una lite tra marito e moglie, poi ha visto il cacciavite, stava per ammazzarla”, ha raccontato l’uomo. “L’ho buttato nella macchina della dottoressa, voleva colpire anche me, è scappato e l’ho fatto cadere tenendolo fermo fino a che non è arrivata la polizia, aveva ancora il volto coperto”, ha spiegato. Prima della fine del collegamento, il marito della vittima ha voluto lanciare un appello: “meriterebbe un’attenzione particolare, dovrebbe essere riconosciuta almeno la cittadinanza”, ha dichiarato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
INCONTRO E ABBRACCIO CON L’AMBULANTE EROE
A Pomeriggio 5 intervengono sia il marito della dottoressa che il suo “salvatore”, l’ambulante marocchino che con il suo pronto intervento ha evitato che stessimo parlando in queste ore dell’ennesimo delitto contro una donna innocente: un abbraccio, molte lacrime e un sincero ringraziamento, questo è avvenuto questa mattina quando Mustapha El Aoudi ha fatto visita alla dottoressa Maria Carmela Calindro. «La cosa più bella è stata aver visto che la dottoressa sta bene», racconta lo stesso ambulante marocchino ai colleghi de La Gazzetta del Sud in attesa delle nuove dichiarazioni rilasciate al programma di Mediaset con Barbara D’Urso. La famiglia e il marito stesso della dottoressa non fanno che ringraziare il giovane ambulante, il quale tutto imbarazzato non fa che commentare: «Sono orgoglioso di quello che ho fatto, ma non mi sento un eroe. Ho fatto solo quello che qualsiasi persona umana avrebbe fatto per fermare quella crudeltà che stava facendo alla dottoressa. Non ho dormito questa notte, avevo davanti quelle immagini terribili di quella persona che voleva uccidere la dottoressa». (agg di Niccolò Magnani)
SOLIDARIETÀ DA “LIBERE DONNE”
Solidarietà dell’associazione Libere Donne a Maria Carmela Nuccia Calindro, la dottoressa aggredita ieri a Crotone con un cacciavite e salvata da un venditore ambulante marocchino. Caterina Villirillo, presidentessa dell’associazione, ha espresso la sua vicinanza per la vile aggressione, come riportato dai colleghi de Il Cirotano. E il dibattito si è spostato anche in politica, con la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera Michela Rostan (Liberi e Uguali) che ha messo nel mirino il Governo: «Esprimo la mia totale vicinanza a Maria Carmela Nuccia Calindro, la dottoressa vigliaccamente aggredita all’esterno dell’ospedale di Crotone dove lavorava, alla quale auguro di tornare al più presto in servizio. I nostri appelli al ministro alla Sanità, Giulia Grillo, e al ministro all’Interno, Matteo Salvini, a intervenire a difesa di medici e infermieri sono sempre stati ignorati da un Governo impegnato solo a fare chiacchiere e tweet propagandistici. Sono oltre tremila le aggressioni registrate al personale sanitario in quest’ultimo anno. Un’emergenza nei confronti della quale il Governo non ha mostrato il minimo interesse non prevedendo alcuna misura di prevenzione nel decreto sicurezza, ignorando i nostri continui appelli a fare qualcosa. A prevedere drappelli fissi delle forze dell’ordine all’interno degli ospedali. A favorire l’acquisto di impianti di videosorveglianza per ambulatori e studi medici, approvando al più presto la legge per il riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale al personale sanitario in servizio consentendo da un lato l’inasprimento delle pene e dall’altro il procedimento d’ufficio da parte della magistratura. Un atteggiamento vergognoso. Nulla di tutto questo è stato fatto. E intanto il personale sanitario continua a rischiare la vita per salvare quella degli altri». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
WEB CONTRO SALVINI
Il giorno dopo la vicenda della dottoressa aggredita a Crotone, salvata da un ambulante magrebino, esplode la protesta sul web, in particolare, dei detrattori del ministro dell’interno, Matteo Salvini. In molti infatti sottolineano la natura di “migrante” dell’eroe, che ha evitato la morte ad un medico del San Giovanni di Dio, aggredita da un paziente. Maxim voce, ad esempio, twitta così: «Ho fatto quello che dovevo fare” GRAZIE MUSTAPHA! Per non aver esitato un solo istante a difendere una nostra concittadina. Grazie per aver avuto il tuo coraggio di farlo. Scusaci se solo oggi ci siamo accorti di te». Queste invece le parole di Alessandrozoppeddu, che sempre attraverso Twitter cinguetta: «Oltre che disturbare le operazioni di #Spataro, il ministro dell’interno #Salvini potrebbe anche usare il suo tempo per complimentarsi con il ragazzo marocchino che all’ospedale di #Crotone salva una donna italiana, aggredita da un italiano». Infine il pensiero di Marcello a, anch’egli schieratosi contro il titolare del viminale: «Aspettiamo ancora che @matteosalvinimi passi dalla caccia all’immigrato alla sicurezza negli ospedali. Con comodo, però: non paga elettoralmente. #Crotone». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AGGRESSORE IN CARCERE
E’ stato trattenuto in carcere con un ordine di custodia cautelare Luigi Amoruso, il 50enne disoccupato che ha aggredito con un cacciavite a Crotone la dottoressa Maria Carmela Calindro. La dottoressa è stata ricoverata in codice rosso, ma fortunatamente non è in pericolo di vita anche grazie all’intervento di un ambulante che ha bloccato l’aggressore. Si tratta del secondo episodio di violenza di questo tipo relativo alla sanità in Calabria, dopo che alla fine di quest’estate un anestesista era stato selvaggiamente aggredito dai parenti di un ragazzo ricoverato nel reparto di rianimazione. Un’emergenza che sta venendo posta al vaglio del Ministero della Salute, mentre le indagini per quanto riguarda l’aggressione vanno avanti sotto la supervisione del questore Massimo Gambino e il pubblico ministero Alfredo Manca: Amoruso sarà interrogato nelle prossime ore per cercare di capire di più sulle motivazioni del suo folle gesto. (agg. di Fabio Belli)
ARRESTATO 50ENNE DISOCCUPATO
E’ un disoccupato di 50 anni l’uomo che ha tentato di uccidere la dottoressa Maria Carmela Calindro all’ospedale di Crotone. L’uomo è stato arrestato grazie a Mustapha El Aoudi, che lo ha bloccato fino all’arrivo delle forze dell’ordine: sul posto sono giunti in seconda battuta il questore Massimo Gambino e il pubblico ministero Alfredo Manca. Crotone News rivela che l’immigrato eroe abita a pochi metri dal Cara di Isola Capo Rizzuto, in località Sant’Anna. Non ha mai avuto la cittadinanza italiana, ma gli piacerebbe moltissimo averla. L’uomo è stato avvicinato da un gruppo di colleghe della dottoressa ferita, che lo hanno ringraziato: «Ho fatto quello che dovevo fare», la replica del giovane. La dottoressa non dovrebbe essere in pericolo di vita, sottolinea il portale calabrese: attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulle sue condizioni. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
L’IMMIGRATO EROE: “VOLEVA AMMAZZARLA”
«Ho sentito gridare la dottoressa e allora mi sono avvicinato. Ho visto che la colpiva con un cacciavite allo stomaco, la voleva ammazzare»: parla sotto choc l’ambulante “eroe” che è riuscito a fermare e bloccare il tentato omicidio della dottoressa davanti all’ospedale di Crotone. È grave purtroppo Nuccia Calindro dopo i colpi ricevuti dal cacciavite brandito come un coltello dal presunto parente di una paziente morta probabilmente nei giorni scorsi (non è escluso che fosse capitato anche oggi stesso, al momento non vi sono conferme ufficiali). «Mi sono avvicinato e l’ho buttato giù, poi è scappato e l’ho inseguito fino al bidone della spazzatura, gli ho fatto lo sgambetto ed è caduto. A quel punto l’ho tenuto fermo fino a quando non è arrivata la polizia», ha raccontato ancora l’ambulante extracomunitario ai cronisti locali che hanno da poco ricevuto la notizia ufficiale dalla polizia calabrese sull’arresto di Luigi Amoruso (50enne), accusato di tentato omicidio contro la dottoressa del reparto di Medicina Generale. Disposta per lui la custodia cautelare in carcere in attesa delle prime udienze dei prossimi giorni. (agg. di Niccolò Magnani)
SALVATA DA UN EXTRACOMUNITARIO AMBULANTE
Una dottoressa è stata aggredita e ferita davanti all’ospedale civile San Giovanni di Dio di Crotone, mentre lasciava il presidio al termine del suo turno di lavoro. Stava raggiungendo la sua auto nel parcheggio quando un uomo l’ha colpita al collo con un cacciavite. Ad assistere alla scena un venditore ambulante extracomunitario che è intervenuto a protezione del medico, Maria Carmela Nuccia Calindro. Il suo intervento è valso a scongiurare conseguenze più gravi per la dottoressa. La professionista, che presta servizio nel reparto di Medicina interna, non sarebbe in pericolo di vita dopo essere stata ricoverata nello stesso ospedale in codice rosso. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, e riportato dall’Ansa, l’aggressore accusava la dottoressa per la morte di una congiunta. Dopo l’aggressione l’uomo è stato bloccato dalla Polizia di Stato e si trova adesso nella Questura di Crotone.
CROTONE, DOTTORESSA AGGREDITA A COLPI DI CACCIAVITE
L’ambulante, che vende frutta davanti all’ospedale di Crotone, ha bloccato l’aggressore, salvando la vita della dottoressa che è stata poi soccorsa e subito portata all’interno dell’ospedale. Come riportato da cn24tv, ora la dottoressa Maria Carmela Nuccia Calindro si trova nel reparto di Rianimazione ma fortunatamente non verserebbe in gravi condizioni. Il medico è stato raggiunto da diversi fendenti, ma l’aggressore – pare un uomo di 50 anni – è stato bloccato prima che potesse provocare altre e più gravi ferite. L’ambulante ha poi lanciato l’allarme facendo convergere in breve tempo sul posto le volanti della Polizia di Stato che hanno arrestato l’uomo. Nel frattempo la dottoressa è stata soccorsa dai suoi colleghi, portata al pronto soccorso e poi trasferita nel reparto di Chirurgia per essere sottoposta alle cure del caso. Ora pare che si trovi in Rianimazione, ma le indiscrezioni al momento sono in attesa di conferma.